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L'oro olimpico nella staffetta a Tokyo: "Speriamo di poter regalare altre emozioni"
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"Mi sento molto bene, sto entrando sempre di più in forma, non vedo l'ora di scendere in pista in un impianto stupendo e in una città che significa tantissimo per l'atletica mondiale". Lunedì, ore 17.05 di Eugene, quando in Italia sarà già notte inoltrata (2.05), l'anello di Hayward Field ospiterà le volate nei 200m del campione olimpico Filippo Tortu, insieme all'altro staffettista d'oro Fausto Desalu.
A poche ore dalla gara, il 23enne brianzolo parla alla stampa nella Asics Hall di Eugene, raccontando l'avvicinamento e le ambizioni per l'evento iridato, a quasi tre anni dalla finale dei 100 metri raggiunta a Doha, qualcosa che all'Italia mancava dal 1987: "Abbiamo passato una settimana in raduno a Florence, è stato il miglior modo di prepararci. Qui l'atletica si vive in tutt'altro clima, da amante dello sport in generale non posso che esserne affascinato. La pista di Eugene è ottima: cercherò di fare il personale (20.11 a Nairobi nello scorso settembre, ndr). Per la finale, se non servirà un tempo sotto i venti secondi bisognerà andarci comunque molto vicino, a mio avviso sotto i 20.03".
Quando Tortu parla della staffetta e dei suoi orizzonti, non è ancora arrivata la notizia della rinuncia di Marcell Jacobs alla semifinale dei 100 metri. Il discorso di Tortu abbraccia comunque la filosofia complessiva del quartetto e l'aria che si respira nel gruppo: "L'emozione di vincere una medaglia è troppo bella per volerle vivere una volta sola - osserva - vogliamo essere il più possibile competitivi per raggiungere una finale che non è scontata, anche perché gli avversari qui negli Usa ci stanno aspettando. Alla staffetta stiamo dedicando tante energie mentali: speriamo di poter regalare altre emozioni".