La 30enne di Schio chiude al terzo posto. Niente finale dei 200 metri per Tortu e Kaddari
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Arriva dal salto in alto femminile la prima medaglia dell'Italia ai Mondiali di Atletica di Eugene. Elena Vallortigara, infatti, chiude al terzo posto la finale con la misura di 2.00, centrata al primo tentativo. L'oro lo vince l'Australia con Eleanor Patterson, mentre l'argento va all'Ucraina con Yaroslava Mahuchikh. La sfortuna, invece, ferma Filippo Tortu, fuori dalla finale dei 200 metri per appena tre millesimi, out anche Dalia Kaddari.
Dopo tanta sfortuna e tante delusioni, finalmente l'Italia può godersi la prima medaglia dei Mondiali di Atletica in corso ad Eugene: se la mette al collo Elena Vallortigara, che conquista il bronzo nella finale di salto in alto femminile. Il gradino più basso del podio è questione di tentativi: il suo primo nel superare la misura di 2.00 fa la differenza rispetto ai due che servono all'ucraina Iryna Gerashchenko. Fino a quel punto, la 30enne di Schio è praticamente perfetta: ha bisogno di un solo salto per superare sei misure (1.84, 1.89, 1.93, 1.96, 1.98 e 2.00). L'azzurra è addirittura più precisa di Yaroslava Mahuchikh, che poi centra l'argento grazie al suo 2.02 arrivato al secondo tentativo.
Misura insuperabile, invece, per Elena Vallortigara, che si garantisce comunque il bronzo, la prima medaglia per la spedizione azzurra nella rassegna dell'Oregon. L'oro lo conquista Eleanor Patterson con un 2.02 al primo tentativo: tra l'australiana e Mahuchikh (argento per l'Ucraina) c'è dunque la stessa differenza che c'è tra l'azzurra e Gerashchenko. Una prima volta indimenticabile anche per Elena Vallortigara, mai sul podio Mondiale prima di questa finale di salto in alto femminile.
Per l'Italia, però, arrivano anche due delusioni, entrambe dai 200 metri: sono solo tre millesimi a negare a Filippo Tortu la finale maschile, con il 24enne che fa registrare un ottimo 20"10, quasi lo stesso tempo del canadese Aaron Brown. L'azzurro è il primo degli eliminati, visto che all'atto conclusivo accede come ripescato il sudafricano Luxolo Adams. Fallisce l'accesso alla finale anche Dalia Kaddari, fuori nei 200 metri femminili: il 22"86 della 21enne non è sufficiente a centrare uno degli otto posti per giocarsi una medaglia. Infine, l'Italia fa tre su tre nei 400 metri ostacoli femminili: Linda Olivieri (56"09), Rebecca Sartori (55"72) e Ayomide Folorunso (54"69) centrano le semifinali.