Frigoriferi aperti, provette abbandonate e nessun controllore. L'inchiesta della tv tedesca ARD
Frigoriferi aperti e senza lucchetto; provette abbandonate sul tavolo con moduli già compilati e dati sensibili in bella vista; nessun controllore. Questo è quanto la tv tedesce ARD ha trovato girando un video nascosto in una delle stanze antidoping durante i Giochi invernali di Pyeongchang. Un documento scioccante che getta molte ombre sui controlli in Corea del Sud dopo la disfatta a Sochi nella precedente edizione.
Eppure dopo lo scandalo delle famose stanze 124 e 125 a Sochi, in cui attraverso un buco sulla parte le provette passavano di mano e dopo la sostituzione dell'urina con quella ripulita tornavano in deposito magicamente sigillate, il Cio aveva annunciato misure di sicurezza straordinarie in Corea del Sud e a prova di tarocco nella raccolta antidoping. Promesse che, come documentato dalla tv tedesca ARD, sembrano essere state disattese.
Il video mostra la sala d'attesa di una delle stanze che conteneva le provette con l'urina degli atleti dopo i prelievi antidoping. Una sala senza controllori, riporta Nando Sanvito per Il Sussidiario, con i frigoriferti aperti e senza lucchetto e con contenitori di provette abbandonati sul tavolo assieme a moduli di accompagnamento compilati e firmati con tutti i dati sensibili in bella vista. Tutto incustodito, alla faccia della sicurezza.
Il report della Wada, la federazione internazionale antidoping, parla di qualità soddisfacente della sicurezza salvo qualche caso isolato, ma le testimonianze raccolte dalla tv tedesca hanno raccontato un'altra verità. Su 3100 controlli solo quattro atleti sono stati trovati positivi: il giapponese Kei Saito (short track), lo sloveno Ziga Jeglic (hockey) e i russi Alexander Kruschelnizki (curling) e Nadeshda Sergeyeva (bob).