Nella più famosa 42,195 km del mondo in gara anche la vincitrice al femminile nel 2023, la keniana Obiri
di Redazione Sprintnews© Getty Images
L'etiope Tamirat Tola, campione a cinque cerchi della maratona maschile a Parigi 2024, ritorna in gara domani 3 novembre nella 53esima edizione della New York Marathon da lui già vinta nel 2023 con il crono record della manifestazione di 2h04'58, in una prova che si preannuncia stellare in quanto propone per la prima volta dopo dieci anni i primi due classificati delle Olimpiadi, grazie alla contemporanea presenza del belga di origini somale Bashir Abdi, ma anche altri tre vincitori nella storia dell'evento della Grande Mela, quali i kenioti Geoffrey Kamworor, Evans Chebet e Albert Korir.
Tola, che ricordiamo aver trovato posto nella squadra olimpica etiope soltanto un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi in seguito alla rinuncia del connazionale Sisay Lemma per infortunio, è annunciato dal suo staff in ottime condizioni di forma, poiché sembra abbia perfettamente recuperato dalla fatica di meno di quattro mesi fa nei giochi a cinque cerchi, e d'altra parte si trova nella stessa situazione del suo principale avversario Abdi, che a sua volta proverà nell'impresa di prendersi la rivincita rispetto alla gara francese, ma soprattutto di riportare un atleta europeo a vincere la Maratona di New York esattamente 28 anni dopo l'ultimo successo che fu ottenuto proprio da un italiano, Giacomo Leone, il 3 novembre 1996.
Nella sua carriera Tola, che vanta un personale sui 42,195 km di 2h03’39 realizzato ad Amsterdam nel 2021, ha vinto nella stessa distanza anche due medaglie nei campionati del mondo, l'argento a Londra 2017 e l'oro a Eugene nel 2022, oltre che un bronzo olimpico sui 10000 metri in pista a Rio de Janeiro nel 2016, mentre Abdi accreditato di un personale di 2h03'36 grazie al quale detiene il record europeo, vanta nel palmares un'altra medaglia olimpica con il bronzo ottenuto nel 2021 sempre in maratona, avendo dimostrato in tale specialità sempre una grande costanza con piazzamenti tra i primi quattro nelle ultime nove prove disputate, di cui ben otto da podio e due vittorie a Rotterdam nel 2021 e nel 2023.
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Tra i tre kenioti già vincitori nella Grande Mela, Kamworor ha ottenuto due successi, nel 2017 e nel 2019, salendo sul podio in tutte le sue quattro esperienze nell'evento con anche il secondo posto nel 2015 e il terzo nel 2018, ma non disputa una maratona da quella del 23 aprile 2023 a Londra, quando ottenne il proprio personale con 2h04'23 alle spalle del compianto primatista del mondo Kelvin Kiptum, per poi rimanere a lungo fermo dalle competizioni a causa di un importante infortunio al flessore.
Chebet e Korir invece hanno vinto una volta a testa a New York, rispettivamente nel 2022 e nel 2021, con il primo in particolare capace di esprimersi a grandi livelli pure in un'altra delle 6 maratone majors mondiali, quella di Boston, vinta nel 2022 e nel 2023 in 2h05’54, per cui anche lui appare certamente in grado di lottare per la vittoria finale, sia per il palmares che per il personale di 2h'03'00 risalente al 2020, di fatto il migliore tra gli iscritti.
Tra i possibili outsider che potrebbero inserirsi nella lotta quantomeno per un podio va ricordato l'altro keniota Abel Kipchumba, che torna nella città dove ha vinto la mezza maratona lo scorso marzo, poi il diciannovenne etiope Addisu Gobena che ha vinto la Maratona di Dubai dello scorso gennaio in 2h05’01, mentre i migliori due statunitensi sono Conner Mantz e Clayton Young, ottavo e nono nella prova olimpica di Parigi 2024, i quali proveranno a dare il meglio di loro davanti al pubblico di casa, ricordando che l'ultimo successo di un'atleta USA, sia pur di origini eritree, risale al 2009 quando si impose Meb Keflezighi.
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LA GARA FEMMINILE
Se la gara maschile si preannuncia avvincente e incerta, altrettanto si può dire per quella femminile con una presumibile grande sfida tra tre atlete keniote, Hellen Obiri vincitrice della prova nel 2023, Sharon Lokedi e Vivian Cheruiyot, e due etiopi, Tirunesh Dibaba e Senbere Teferi, alla fine della quale potrebbe cadere dopo tanti anni il record del percorso detenuto dal 2003 da Margaret Okayo con 2h22’31.
Obiri ha esordito in maratona nel 2022 con un sesto posto a New York, ma da allora ha sempre ottenuto quantomeno un podio nella specialità, diventando la prima donna negli ultimi 34 anni a vincere la maratona di Boston e di New York nello stesso anno 2023, per poi nel 2024 ripetersi per il secondo anno consecutivo a Boston, e ottenere il bronzo olimpico nei giochi a cinque cerchi di Parigi alle spalle di Sifan Hassan e dell’ex primatista mondiale Tigist Assefa.
La 34enne keniana, vincitrice in carriera di cinque gare sui 42,195 km, disputerà questa prova per la terza volta nella stessa stagione, ricordando anche i suoi eccellenti trascorsi in pista dove ha conquistato due medaglie d’argento olimpiche sui 5000 metri a Rio de Janeiro nel 2016 e Tokyo 2021, due ori sempre sui 5000 ai Mondiali di Londra 2017 e di Doha 2019, oltre che l’argento sui 10000 metri ai campionati del mondo di Eugene 2022.
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Tra le sue due connazionali, la più pericolosa sembra essere Sharon Lokedi che torna a New York, dove vinse nel 2022 al debutto sulla distanza, e vanta tra l'altro un terzo posto nel 2023 sempre nella Grande Mela, mentre nel 2024 è stata seconda a Boston e quarta alle Olimpiadi di Parigi, a soli quattro secondi proprio dalla medaglia di bronzo vinta da Obiri.
Vivian Cheruiyot, terza keniota nel lotto delle favorite, farà a 41 anni il suo ritorno nella più famosa gara su strada al mondo, dopo essere diventata mamma per la seconda volta nel 2021 ed essere tornata a gareggiare nell'aprile di quest'anno a Parigi nella maratona non olimpica, piazzandosi in un eccellente terzo posto, per cui potrebbe anche far valere la propria esperienza fatta di tanti prestigiosi successi in pista, quali quattro medaglie d’oro ai Mondiali sulle distanze 5000 e sui 10000 metri e quattro medaglie olimpiche, compreso l’oro sui 5000 metri a Rio de Janeiro 2016.
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L’etiope Tirunesh Dibaba, seconda delle tre famose sorelle, correrà per la prima volta in carriera a New York, lei che ha vinto tre medaglie olimpiche sui 5000 e sui 10000 metri a Pechino 2008 e sui 10000 metri a Londra 2012, oltre che cinque ori mondiali di cui tre sui 10000 nel 2005, 2007 e nel 2013, e due sui 5000 nel 2003 e nel 2005, ricordando come il suo personale sui 42,195 km sia di 2h17'56 realizzato nel 2017 a Londra, il migliore tra le iscritte, ma che non disputa tale distanza dal 2018.
La sua connazionale Senbere Teferi, medaglia d’argento a Pechino 2015 sui 5000 metri, quinta classificata alla Maratona di Berlino nel 2023 con il record personale di 2h19’21 e a Boston nel 2024 in 2h24’24, potrebbe a sua volta recitare una parte di rilievo nella lotta quantomeno per una posizione di rilievo, mentre l'altra etiope Dera Dida, moglie di Tamirat Tola, vincitrice della Maratona di Dubai nel 2023, rappresenta una delle possibili sorprese.
Le migliori atlete statunitensi in gara sono Desirée Linden, settima alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e seconda alla Maratona di Boston nel 2011, Dakotah Lindwurm Popehn migliore atleta americana alle Olimpiadi di Parigi con il dodicesimo posto, Kellyn Taylor, la campionessa del mondo dei 1500 metri di Daegu 2009, Jenny Simpson e Aliphine Tuliamuk, settima alla Maratona di New York nel 2022.
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