L'olimpionico di maratona del 2004: "Prima la salute, difficile in 90 giorni si possano avere sicurezze"
"In questo momento è difficile valutare come sarà la situazione perché è in continua evoluzione ed io non ho competenze per dire quando finirà l'emergenza. Mi sento però di dire che lo sport in questo momento passa in secondo piano rispetto alla salute". A dirlo è l'olimpionico Stefano Baldini, medaglia d'oro nella maratona ad Atene 2004, l'azzurro che entrò in trionfo nello stadio Panathinaiko da dove la fiaccola olimpica è partita in volo per Tokyo, portandosi dietro tutte le incertezze sui Giochi in programma a luglio in Giappone per l'emergenza coronavirus.
"Penso - ha continuato
prosegue Baldini al telefono con l'ANSA - sia molto difficile che in 90 giorni si riescano a dare sicurezze sanitarie per migliaia di persone che arrivano da tutto il mondo. Credo sia molto difficile che si disputino nel 2020 le Olimpiadi. Oggi l'attenzione deve essere rivolta alla salute delle persone, ma non devono essere gli atleti a decidere di boicottare o meno le Olimpiadi: queste decisioni vanno prese da chi ha la responsabilità di farlo".