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INTERVISTA ESCLUSIVA

Bormolini festeggia la Coppa del Mondo di snowboard: "È una liberazione, ma ora sogno una medaglia a Milano Cortina 2026"

Il 31enne di Livigno ha conquistato sia la classifica generale che quella di gigante parallelo 

di Marco Cangelli
03 Mar 2025 - 16:05
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© italyphotopress
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La Coppa del Mondo di snowboard parallelo è sfuggita dalle sue mani per due volte negli ultimi anni, tuttavia Maurizio Bormolini non si è mai dato per vinto e ora ha deciso di raddoppiare. Nella due giorni a Krynica, il 31enne di Livigno ha prima festeggiato il successo nella classifica di gigante per poi ripetersi il giorno successivo nella generale. Un trionfo che ha consentito al portacolori dell'Esercito di anticipare aritmeticamente l'austriaco Andreas Promegger e potersi concentrare ora sulle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.

Come si sente dopo aver vinto due coppe in due giorni?

E' un'emozione perchè alla fine negli ultimi anni sono andato molto a questo risultato. So quanto lavoro c'è dietro da parte mia, da parte dei tecnici e dall'intero staff ed è quasi come se fosse una liberazione.

Cos'è scattato per raggiungere questo traguardo?

Ogni stagione e ogni gara hanno la loro storia. Devo esser sincero, ci voleva anche un po' di fortuna che quest'anno probabilmente mi ha accompagnato. C'è però stato un grande lavoro di affinamento di tecnica e materiali e tutto ciò mi ha permesso di migliorare oltre agli errori e ai successi degli anni passati.

Quando ha tagliato il traguardo, ha pensato ad aver perso con Promegger o ad aver vinto la Coppa del Mondo?

C'è stata subito un po' di rabbia per non aver vinto visto che è nell'indole dell'atleta voler vincere sempre. Logicamente un po' bruciava, però già dai quarti di finale sapevo che avevo raccolto punti a sufficienza per portare a casa la Coppa generale. Ero felicissimo, ma se fossi riuscito a vincere, sarebbe stato ancora meglio.

Affronterà le prossime gare con maggior leggerezza?

No, come ho spesso detto, voglio correre ogni gara come se non ci fosse nulla in palio. Non perchè adesso che è arrivata la Coppa posso rilassarmi, anzi, la prossima gara voglio dare il 110% per portare a casa il risultato massimo. Se riuscirò a vincere, sarò soddisfatto. 

Quanto aiuta aver una Nazionale così competitiva?

E' la nostra forza perchè anche in allenamento si tira come in gara, a volte sono più competitivi gli allenamenti che le competizioni stesse. Tutto ciò spinge l'uno a trascinare l'altro alzando il livello e permettendo a tutti di migliorare.

Quanto è importante aver un direttore tecnico come Cesare Pisoni?

Lui è una figura decisiva perchè è il nostro direttore tecnico, però oltre a lui, ci sono gli allenatori che ci seguono in pista e fanno un lavoro veramente eccezionale anche perchè hanno un gruppo grande da seguire e gestire tutti non è semplice. Loro lo sanno fare molto bene e i risultati sono la conferma.

Ora ci saranno i Mondiali. Cosa si aspetta?

Le aspettative sono di andar forte, ma ogni gara ha la sua storia. Io provo sempre a dare il 110% di me stesso per far il meglio possibile, poi vediamo come arriveranno gli altri.

Come sta preparando le Olimpiadi in casa?

Logicamente la qualifica per le Olimpiadi sarà molto combattuta. Sicuramente sarà un obiettivo. La preparazione sarà molto simile a quella di quest'anno, però se dovessi arrivare a gareggiar in casa per i Giochi, non penso che soffrirò molto la pressione del pubblico. Anzi, penso che sarà uno stimolo in più.

Qual è il sogno che le piacerebbe realizzare a Milano Cortina?

Come tutti punto a portare a casa una medaglia olimpica. È sia il mio sogno che il mio obiettivo, motivo per cui lavorerò per quello. Giocarsela in casa è uno stimolo in più, motivo per cui sono molto carico. 
 

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