"Non nascondo che fare il ct è da sempre stata una mia grande aspirazione, che fosse arrivata così presto non ci speravo"
Chiusa l'epoca Davide Cassani, che ha lasciato dopo l'Olimpiade di Tokyo e i Mondiali nelle Fiandre, il ciclismo azzurro riparte da Daniele Bennati, promosso ufficialmente a nuovo ct della bici. "Devo ancora metabolizzare il tutto, ma sono contento e orgoglioso. Il ruolo del ct è di grande responsabilità. Ringrazio il presidente Dagnoni e il team manager Amadio. Si è creato subito un ottimo feeling, non nascondo che fare il ct è da sempre stata una mia grande aspirazione. Che fosse arrivata così presto non ci speravo, ma è nato tutto circa un mese e mezzo fa", ha detto nel corso della presentazione a Palazzo Lombardia a Milano.
"Le aspettative sono tante. In questi anni i risultati sono arrivati, anche se il Mondiale manca dal 2008. Non ho la bacchetta magica, ma sono qui per fare del mio meglio per riportare la maglia in Italia", ha aggiunto.
"Avendo smesso da poco, conosco bene il ciclismo che è in continua evoluzione. Ma la cosa non m spaventa, ho accanto persone di grande esperienza come Marco Velo e Mario Scirea. Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti, ma la maglia azzurra va sempre meritata", ha chiarito.
Il presidente Dagnoni ha deciso di affidare la nazionale all'ex ciclista nato ad Arezzo il 24 settembre 1980. Professionista dal 2002 al 2019, soprannominato "Pantera", Bennati aveva caratteristiche di velocista. In carriera ha vinto due Giri del Piemonte, tre tappe al Giro d'Italia, due al Tour de France (tra cui l'ambitissima ultima tappa con arrivo agli Champs-Élyse'es) e sei alla Vuelta di Spagna, aggiudicandosi anche la classifica a punti alla Vuelta nel 2007 e al Giro d'Italia 2008.
Per quanto riguarda il settore femminile su strada il nuovo ct è Paolo Sangalli, prende il posto di Dino Savoldi che diventa ct delle selezioni juniores strada e pista. Marco Velo è invece il commissario tecnico delle cronometro su strada.