Il colombiano dopo il grave incidente di oltre due mesi fa: "Ho pensato al ritiro"
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A oltre due mesi dal terribile incidente in cui ha rischiato la vita, Egan Bernal ha incontrato i media del suo paese per raccontare quanto successo e le prospettive per il futuro. "Ritiro? Chiaramente ci ho pensato quando ero in un letto in terapia intensiva, non sapevo se sarei tornato in bicicletta - ha spiegato il campione colombiano -. C'era la possibilità che non sarei più stato un ciclista professionista, ma è non era qualcosa che mi teneva sveglio tutta la notte, pensavo solo di essere vivo, a muovere le gambe e se alla fine avrei potuto camminare di nuovo". Sul futuro: "Sogno di tornare a correre entro fine anno".
Il ciclista si è rotto una ventina di ossa nell'incidente in cui ha quasi perso la vita. Dopo l'incidente, è stato "un momento complicato, si può restare fermi o uscire e voltare pagina". Nel suo caso, ha spiegato, ha sempre cercato di "dare l'esempio a mio fratello e far sentire mia madre orgogliosa di me. In quei momenti in terapia intensiva non volevo vederla piangere, le ho detto che saremmo andati avanti. Quando mi sono svegliato dopo l'intervento chirurgico (per la frattura del femore, ndr) mi hanno chiesto se sentivo le gambe, se potevo muoverle, muovere le braccia. Lì ho pensato che era qualcosa di grave".
Sul futuro. "La parte più difficile è ora alle spalle, sono stati i mesi più difficili. Ora posso andare in bicicletta e posso condurre una vita praticamente normale. E anche se mi ci vuole un anno per tornare a gareggiare di nuovo, sarà la parte facile perché ora posso andare in bicicletta", ha festeggiato il ciclista.