L'uomo, considerato un super testimone, è stato ascoltato dopo le richieste avanzate dalla mamma del Pirata
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È stato interrogato dai carabinieri di Rimini il tassista che avrebbe accompagnato due escort nell'albergo dove alloggiava Marco Pantani il giorno della sua morte, il 14 febbraio del 2004. Era stata la signora Tonina, la mamma del Pirata, a insistere con il nucleo investigativo affinché venisse presa in considerazione la testimonianza dell'uomo. Non filtrano indiscrezioni su quanto emerso, ma l'udienza sarebbe durata oltre tre ore.
Il tassista di Cesenatico, dopo anni di silenzi, aveva cominciato a parlare dell'episodio ad alcuni conoscenti della famiglia Pantani e successivamente era entrato nei dettagli in un'intervista a Le Iene: aveva raccontato di aver accompagnato al residence "Le Rose" di Rimini, due ragazze, che sarebbero entrate e uscite dopo pochi minuti, con un maglione e un marsupio, poche ore prima del decesso del ciclista. Restano da confermare le generalità delle due donne e, ad ogni modo, il nuovo fascicolo della Procura della Repubblica di Rimini resta iscritto nel registro degli atti non costituenti notizie di reato. Nei prossimi giorni si capirà se, dopo la testimonianza del tassista, sarà possibile ipotizzare nuovi reati, come l'omissione di soccorso a carico di persone da identificare.
Al momento, quel che è certo è che i Carabinieri hanno dato credito alle indicazioni di Tonina Pantani e dell'avvocato Fiorenzo Alessi, che avevano insistito sulla necessità di ascoltare il tassista e avevano fornito dettagli utili al suo rintracciamento.
Quella attualmente in corso è la terza indagine sulla morte di Marco Pantani. Al termine della prima indagine, nel 2005, per il reato di morte come conseguenza ad altro reato, ossia lo spaccio di droga, Fabio Miradossa e Ciro Veneruso patteggiarono condanne rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e 3 anni e 10 mesi. La seconda indagine si chiuse invece nel 2016, dopo nuove perizie medico legali, confermando sostanzialmente le risultanze della prima.