Il ct azzurro: "Non mi piace che molte classiche monumento si svolgano durante il Giro 2020"
L'emergenza coronavirus ha costretto l'UCI a rimodulare il calendario della stagione ciclistica, c'è anche Davide Cassani tra chi critica il nuovo posizionamento del Giro: "Non mi piace il fatto che molte classiche monumento si svolgano durante il Giro d'Italia 2020, credo che tutti debbano fare dei sacrifici e non solo la corsa rosa, ci sarebbe voluto maggiore rispetto".
Il ct della nazionale azzurra, in una intervista a InBici Magazine, spiega come la pandemia modificherà anche il contorno e non solo le corse: "L'Emilia Romagna ha un peso enorme sulla corsa con tre tappe che attraverseranno il territorio, in particolare quella di Cesenatico che ricalca il percorso della Nove Colli, per la quale avevamo organizzato (è presidente dell'APT emiliano, ndr) una settimana di grande festa. Purtroppo, adesso sarà tutto diverso".
A proposito di Emilia Romagna, Cassani aggiunge: "Mi auguro davvero che la Granfondo, che nasce e vive per sostenere il ciclismo giovanile, possa essere recuperata nel corso del 2020. Sicuramente sarà possibile organizzare delle gare a cronometro, ma a oggi è difficile immaginare una gara così come la intendiamo tradizionalmente".