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Giro delle Fiandre: trionfa Bettiol

L'azzurro, alla prima vittoria da professionista, stacca il traguardo in solitaria: primo successo di un italiano in questa "classica monumento" dal 2007

07 Apr 2019 - 18:21

Il Giro delle Fiandre 2019 va ad Alberto Bettiol, primo italiano a riuscire ad aggiudicarsi questa "classica monumento" dal lontano 2007 (quando a vincere era stato Alessandro Ballan). Il 25enne di Castelfiorentino si aggiudica la gara dopo aver battuto i grandi rivali Greg Van Avermaet e Mathieu van der Poel, staccati sui muri del tracciato belga, in particolare sullo strappo del Vecchio Kwaremont. Prima vittoria da professionista per lui.

Giro delle Fiandre: impresa Bettiol

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Mathieu van der Poel, campione del mondo in carica di ciclocross, e poi i soliti Alejandro Valverde, Zdenek Stybar, Greg Van Avermaet e Wout Van Aert, senza dimenticare il tre volte campione del mondo Peter Sagan. Questi erano i grandi favoriti del Giro delle Fiandre 2019, dove di certo non era così atteso un trionfo azzurro, il primo da dodici anni, quando a riuscirci era stato Alessandro Ballan. E anche questo rende ancora più dolce la giornata di Alberto Bettiol, 25enne toscano nato a Poggibonsi ma cresciuto a Castelfiorentino. Che in una delle università mondiali del ciclismo ottiene una vittoria guadagnata con le unghie, km dopo km, tanto da renderlo davvero uno dei nomi nuovi da tenere d'occhio quando la stagione è appena entrata nel vivo. Un trionfo inimmaginabile al momento della partenza di Anversa, ma meritatissimo con gli attacchi giunti sempre al momento giusto e una strenue resistenza nel finale. Fino al traguardo che ogni ciclista sogna per il suo primo successo: in solitaria, a braccia alzate verso il cielo. Bettiol resta con i più grandi quando il tracciato inizia a farsi più aspro, e ad attaccare sono Lampaert e poi Valverde e Sagan. Sul Kruisberg, una delle cime di questa straordinaria corsa, è quindi Van der Poel a provare a scrivere un'altra pietra miliare della storia del ciclismo: è lui ad attaccare nonostante una precedente caduta. Ma Bettiol resta lì. Quindi arriva il Vecchio Kwaremont: è il momento giusto per piazzare la zampata. E proprio qui Bettiol costruisce la sua impresa, lasciando sui pedali Valverde, Van Avermaet e lo stesso Van der Poel. Manca solo un ultimo muro, quello del Paterberg, che l'azzurro affronta in solitaria. Nessuno riesce però a riprenderlo e alla fine al traguardo può festeggiare con un vantaggio di 13 secondi sul gruppo, comandato da Asgreen davanti a Kristoff e proprio Van der Poel. Solo ottavo e decimo Valverde e Van Avermaet. Con la sensazione che il traguardo di Oudenaarde abbia dato il suo primo saluto a un campioncino di cui ben presto tutto sentiremo parlare.

MARTA BASTIANELLI VINCE LA GARA FEMMINILE Marta Bastianelli, campionessa d'Europa in carica, mette un'altra perla nel suo prestigioso palmare's conquistando il Giro delle Fiandre femminile. Una volata a tre ha risolto la corsa dopo che nel finale di gara hanno fatto la differenza l'italiana, l'olandese Annemiek Van Vleuten e la danese Uttrup Ludwig. L'attacco decisivo è stato lanciato dall'olandese sul Paterberg, decimo e ultimo muro del percorso. Hanno risposto con prontezza Bastianelli e Ludwig. Nel finale sono stati inutili gli sforzi per staccare prima dello sprint l'azzurra, che firma il secondo successo per un'atleta italiana al Fiandre dopo quello di Elisa Longo Borghini. Da segnalare anche l'ottimo quarto posto della giovanissima Sofia Bertizzolo, compagna di squadra della vincitrice. "Non potevo sbagliare - spiega felicissima Marta Bastianelli al sito della Federciclismo - la mia stagione è iniziata bene e ho voluto restare due settimane in Belgio per preparare questo evento, per cui voglio ringraziare la mia famiglia che condivide i sacrifici che faccio. Bjarne Riis mi ha guidato in maniera perfetta dall'ammiraglia: abbiamo attaccato sul Kwaremont prima Sofia e poi io, volevamo portare via un gruppetto e ci siamo riusciti. Sul Paterberg sono rimasta passiva perché sapevo che potevo giocare le mie carte in volata e così è stato".

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