Lo sloveno, già vincitore di Tour e Liegi quest’anno, attacca sul Ganda e sconfigge il bergamasco in volata. Terzo Adam Yates
Tadej Pogacar conclude con un’altra vittoria una stagione da dominatore. Lo sloveno vince il Giro di Lombardia attaccando a 33 chilometri dalla conclusione, sul Passo di Ganda, e battendo Fausto Masnada nello sprint a Bergamo. Terzo posto per il britannico Adam Yates, davanti a Roglic. Il corridore della UAE Team Emirates completa in bellezza un 2021 in cui aveva già conquistato Tour de France e Liegi-Bastogne-Liegi.
Tadej Pogacar aggiunge un’altra monumento alla sua già straordinaria bacheca. Il giovane fenomeno sloveno, vincitore quest’anno del suo secondo Tour de France e della Liegi-Bastogne-Liegi, vince il Giro di Lombardia 2021 da campione, con un attacco a 33 chilometri dalla conclusione e battendo in volata il bergamasco Fausto Masnada, l’unico in grado di rientrare su di lui in discesa. Sul podio anche il britannico Adam Yates, vincitore dello sprint degli sconfitti davanti al favorito Primoz Roglic. Tredicesimo Vincenzo Nibali.
La corsa viene presto animata dall’azione di dieci fuggitivi, che prendono un vantaggio massimo di circa sei minuti nei confronti del gruppo. Tra di loro figurano gli italiani Mattia Bais, Davide Orrico e Andrea Garosio. In gruppo però la Jumbo-Visma e la UAE Team Emirates, insieme alla Deceuninck-Quick-Step, non concedono troppo spazio e mantengono il ritmo alto. Sulla salita verso Dossena iniziano a muoversi alcuni scudieri importanti: ci provano George Bennett, Masnada e Sivakov, insieme a Bagioli e Geoghegan Hart, imitati poco dopo da Hirschi, Bardet e Vingegaard. Le azioni si susseguono, ma il gruppo riprende i fuggitivi di giornata e i contrattaccanti prima dell’inizio di Passo di Ganda, l’ultima salita dura e impegnativa in programma.
Proprio su quest’asperità, a 38 km dall’arrivo prova a scattare Vincenzo Nibali, che cerca di anticipare i favoriti. Al siciliano non viene concesso troppo spazio e si muove in prima persona Pogacar, che rientra su di lui e rilancia ai -33. Il passo dello sloveno è insostenibile per gli altri corridori: il vincitore degli ultimi due Tour de France scollina con circa mezzo minuto di vantaggio su un gruppetto con Alaphilippe, Masnada, Bardet, Gaudu, Roglic, Vingegaard, Valverde, Woods e Yates. In discesa Masnada si getta all’inseguimento di Pogacar, staccando gli altri inseguitori per rientrare sullo sloveno e formare una coppia al comando. Dietro invece gli altri corridori non trovano accordo e scivolano a un minuto ai piedi dello strappo verso Bergamo Alta. Su questo strappo Pogacar prova a staccarsi dalla ruota Masnada, che tiene il passo e rende evidente che spetterà alla volata decidere il vincitore finale. L’italiano resta a ruota e parte dalla posizione migliore per lo sprint, ma lo sloveno ha più velocità di punta ed è inarrestabile negli ultimi 150 metri. Pogacar conquista la sua seconda monumento (a 23 anni), Masnada si deve accontentare della seconda posizione. Delusione per Roglic, solo quarto, e per Alaphilippe, sesto.