Il campione del mondo fa il vuoto ai -35 km, conquistando la Doyenne per la terza volta in carriera: secondo Ciccone, si spegne Evenepoel
© afp
Tadej Pogacar: un nome, una garanzia. È sempre il fenomeno sloveno il re del ciclismo, come confermano le strade della Liegi-Bastogne-Liegi. Il campione del mondo stacca il gruppo a 35 km dal traguardo e si prende di prepotenza la terza Doyenne della sua carriera, difendendo la corona già conquistata nel 2021 e nel 2024. A completare il podio nella Classica Monumento belga sono Giulio Ciccone e Ben Healy in volata. Chiude lontano uno spento Evenepoel.
LA CORSA
Giunta alla sua edizione 111, la Liegi-Bastogne-Liegi 2025 chiude il Trittico delle Ardenne e pure la stagione delle Classiche di primavera, con 252 km da percorrere nella regione belga della Vallonia. La prima fase della corsa vede la fuga di dodici uomini, con Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Hannes Wilksch (Tudor), Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), Jack Haig (Bahrain Victorious), Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), Kamiel Bonneu (Intermarché-Wanty), Eduardo Sepúlveda (Lotto), Rayan Boulahoite, Valentin Retailleau (TotalEnergies), Ceriel Desal, Johan Meens, Henri-François Renard-Haquin (Wagner Bazin WB) che riescono a prendersi un margine di oltre cinque minuti sul gruppo.
Il duo della Ineos Grenadiers formato da Bob Jungels e Tobias Foss si lancia quindi all’inseguimento dei fuggitivi, ma viene ripreso dal gruppo a poco più di 80 km dal traguardo. Resta allora una dozzina di corridori al comando, tutti però recuperati prima dei -60, appena scollinato il Col du Rosier. Le squadre della Lidl-Trek e della UAE Team Emirates-XRG dettano l’andatura, mentre Pogacar e Remco Evenepoel (i due grandi favoriti della vigilia) restano intelligentemente al coperto nel gruppo.
Lo sloveno decide però di muoversi quando mancano 35 km all’arrivo e in pochi metri fa il vuoto. Il fenomeno della UAE anima la corsa all’inizio del Cote de la Redoute, con Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team) a rispondere per primi. Accusa invece il colpo Evenepoel (Soudal Quick-Step), che scivola rapidamente a un minuto di distanza dal leader. A salire sui pedali sono allora Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e Ben Healy (EF Education-EasyPost), che formano così un quartetto di inseguitori con Ciccone e Alaphilippe.
Pogacar è però implacabile e aumenta il proprio vantaggio pedalata dopo pedalata, dimostrando una differenza di passo netta rispetto a tutti i colleghi: al talento di Komenda non è infatti servito neppure un vero scatto per distanziare immediatamente i rivali. Tadej rende quindi gli ultimi chilometri di gara un’autentica passerella, andando a vincere la sua terza Liegi-Bastogne-Liegi in carriera: 2021, 2024 e 2025. Lo sloveno accumula 1’03” di vantaggio all’arrivo su Ciccone e Healy, rispettivamente secondo e terzo in volata. Quarto posto invece per Simone Velasco (XDS Astana Team) e sesto per Andrea Bagioli (Lidl-Trek), in una giornata eccellente per i colori italiani.
Battuto di mezza ruota solo da Mattias Skjelmose all’Amstel Gold Race e piegata la concorrenza alla Freccia Vallone, “Pogi” chiude il Trittico delle Ardenne con un altro capolavoro, diventando anche il primo corridore di sempre a fare podio in otto Monumento consecutive. Gara deludente invece per il grande rivale Evenepoel, fiaccato forse dalla fatica accumulata negli ultimi giorni.