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Il campione del mondo ha attaccato in solitaria sul Koppenberg tagliando il traguardo in solitaria con oltre un minuto di vantaggio sul veneto che ha colto un podio a sorpresa
di Marco Cangelli© Getty Images
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Quando tutti devono mettere il piede a terra, Mathieu Van der Poel rimane in bicicletta e realizza una delle imprese più belle del ciclismo recente. Il campione del mondo ha conquistato per la terza volta il Giro delle Fiandre distruggendo la concorrenza e tagliando il traguardo di Oudenaarde in totale solitaria raggiungendo Fiorenzo Magni, Johaan Museeuw, Tom Boonen e Fabian Cancellara in vetta alla classifica degli atleti più vincenti. L'olandese dell'Alpecin-Deceuninck ha concluso le proprie fatiche con oltre un minuto di vantaggio sul veneto Luca Mozzato (Arkea-Samsic) che ha riportato l'Italia sul podio cinque anni dopo Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost).
Tradizionale fuga da lontano nelle prime fasi con Luke Durbridge, Eimar Reinders (Jayco-AlUla), Bert Van Lerberghe (Soudal Quick-Step), David Dekker (Arkea-B&B Hotels), Stanislaw Aniolkowski (Cofidis), Damien Touzé (Decathlon Ag2R La Mondiale), Lionel Taminiaux (Lotto Dstny) e Jelle Vermoote (Bingoal WB) in grado di guadagnare un vantaggio massimo di circa quattro minuti.
Tutto si è però ribaltato a 110 chilometri dall'arrivo quando Mads Pedersen (Lidl-Trek) ha allungato insieme a un drappello di corridori che hanno chiuso sui battistrada e nel quale si sono inseriti fra gli altri Tiesj Benoot, Dylan Van Baarle (Team Visma | Lease a Bike), Nils Pollit (Lotto Dstny) e Tim Merlier (Soudal-Quick Step) costringendo l'Alpecin-Deceuninck a chiudere in particolare in vista del Valkenberg.
Proprio in quel tratto Van der Poel si è prontamente riportato sui fuggitivi scatenando però l'ira di Pedersen che ha allungato nuovamente, tenuto sotto controllo da Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck) non riuscendo quindi a prendere il largo e subendo il rientro di un gruppo imbizzarrito, impossibile da controllare.
Il duo è riuscito a rimanere davanti sino al secondo passaggio dell'Oude Kwaremoont dove è scattato Van der Poel che ha attaccato in solitaria sotto la pioggia intensa venendo seguito dallo spagnolo Oier Lazkano (Movistar), il neozelandese Laurence Pithie (Groupama-FDJ), i belgi Tim Wellens (UAE Team Emirates) e Dylan Teuns (Israel - Premier Tech) oltre a Pedersen.
Nel tracciato che conduceva verso il Paterberg un rallentamento ha consentito però di rimescolare nuovamente le carte rimpolpando il gruppetto davanti e impedendo che ci potessero essere ulteriori scatti, ma soprattutto permettendo a molti atleti di rientrare. L'unico a tentare all'uscita dal muro è stato lo spagnolo Ivan Garcia Cortina (Movistar Team) che ha trovato il lascia passare degli avversari destinati a recuperare in vista del Koppenberg.
Proprio sulle pendenze terribili l'iberico si è ritrovato il cambio bloccato dovendo così mettere piede a terra così come moltissimi colleghi fermati dalla pioggia, mentre l'unico a riuscire ad andarsene è stato Van der Poel, seguito dall'americano Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e capace subito di guadagnare una trentina di secondi sugli sfidanti.
Nulla da fare nemmeno lo statunitense che dopo pochi chilometri ha dovuto alzare bandiera bianca subendo la sfuriata del campione del mondo, destinato ad aggiudicarsi il terzo successo in carriera nella Classica Monumento completando una cavalcata solitaria d'altri tempi. Dietro uno scatenato Alberto Bettiol ha chiuso sul Taaienberg ha chiuso su Jorgenson, però è stato impossibile avvicinare Van der Poel giocandosi così gli altri due posti sul podio.
Proprio il toscano se n'è andato con Teuns che ha provato ad attaccarlo sull'ultimo passaggio del Paterberg senza però che l'azzurro mollasse la presa rientrando e andandosi così a giocare il secondo posto sul traguardo che lo vide trionfare nel 2019. Nel finale però il gruppetto alle loro spalle ha chiuso il buco e proprio in vista della linea d'arrivo i due sono stati superati da Luca Mozzato che ha lanciato la volata nel migliore dei modi precedendo l'australiano Michael Matthews (Jayco-AlUla) e il tedesco Nils Pollitt (UAE Team Emirates).
MOZZATO: "MIA MIGLIOR PRESTAZIONE DI SEMPRE"
"Per crederci e per realizzare penso ci vorrà un po' di tempo. Sono felicissimo, penso sia la mia miglior prestazione di sempre. Sono stato anche un po' aiutato dalla fortuna, quando abbiamo cominciato i muri non ero messo benissimo, però è andato tutto bene, sono riuscito a rientrare senza sprecare energie. Poi nel finale pian piano più i muri passavano più mi sembrava di stare meglio rispetto agli altri. Alla fine il vento in faccia ci ha un po' aiutato a rientrare sui fuggitivi, poi sulla linea sono riuscito a cogliere questo podio, che sicuramente questa sera mi godrò", le parole di Mozzato.