Arrivano tre medaglie nella seconda giornata dei Mondiali di ciclismo su pista. Trionfano le ragazze, secondo posto per i campioni olimpici e per Rachele Barbieri nell'Elimination Race
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Sorride l'Italia, che ottiene tre medaglie nella seconda giornata dei Mondiali di ciclismo su pista. L'apoteosi è dell'inseguimento a squadre femminile: Balsamo, Guazzini, Fidanza e Consonni sconfiggono nettamente la Gran Bretagna e conquistano il secondo oro azzurro. Argento per Rachele Barbieri (Elimination Race, vince Kopecky) e per l'inseguimento maschile: non riesce la rimonta a Ganna e compagni, sconfitti dai britannici.
La gioia più grande, per l'Italia, arriva nell'ultima gara di giornata. Le ragazze dell'inseguimento a squadre femminile conquistano l'oro, sconfiggendo nettamente la Gran Bretagna e portando a quattro il computo complessivo nei Mondiali di ciclismo su pista: due ori e due argenti. Nella finalissima rientra Martina Fidanza, che era stata sostituita da Martina Alzini nel 1° turno. La campionessa dello scratch affianca Balsamo, Consonni e Guazzini in un quartetto imbattibile, che parte subito fortissimo: dopo due giri l'Italia ha più di un secondo di vantaggio, e il margine aumenta vorticosamente col passare dei metri. Inutile il forcing della britannica Archibald, che mette a dura prova le sue compagne senza riuscire ad accorciare: è un trionfo azzurro, con l'oro e il tempo di 4.09.770. Argento alla Gran Bretagna, che chiude a 1"599, e bronzo alla Francia: le transalpine avevano sconfitto l'Australia nella finalina di consolazione. Nelle altre gare di giornata, arriva l'11° posto di Mattia Pinazzi nello scratch maschile, vinto dal 19enne canadese Bibic. Out nei 16mi della velocità femminile, invece, Miriam Vece.
Un filo di amarezza, invece, per gli uomini. Gli azzurri, campioni olimpici e mondiali in carica, arrivano all'argento e vengono sconfitti dalla Gran Bretagna. C'è un cambio nel quartetto italiano, rispetto alle qualificazioni: Consonni rileva Lamon e va ad affiancarsi a Ganna, Milan e Moro. L'Italia parte bene, ma viene subito superata dai britannici: il distacco rimane costantemente intorno ai tre-quattro decimi, ma gli azzurri puntano tutto sulla rimonta nell'ultimo km col consueto super-lavoro di Filippo Ganna. Si arriva ai 3.000m con 271 millesimi di ritardo, ma non c'è sorpasso: il recordman dell'ora fa del suo meglio, ma non è abbastanza. Oro alla Gran Bretagna col tempo di 3.45.829, precedendo di 204 millesimi l'Italia: la seconda medaglia azzurra, dopo l'oro di Martina Fidanza nello scratch, è d'argento. Bronzo per la Danimarca.
ANCHE RACHELE BARBIERI D'ARGENTO
Il secondo argento di giornata arriva dall'Elimination Race, nella quale l'Italia doveva tentare di difendere il titolo conquistato l'anno scorso da Letizia Paternoster: Rachele Barbieri è d'argento. Prova intelligente dell'azzurra, che resta a lungo nella pancia del gruppo ed evita ogni sorta di problema, arrivando agevolmente nelle prime quattro. Nel seguente sprint, l'eliminazione della tedesca Teutenberg sancisce la medaglia assicurata per l'azzurra, che va all'attacco per assicurarsi l'argento. Missione compiuta, ma a quel punto non ci sono più energie per sconfiggere Lotte Kopecky: la belga è d'oro, Rachele Barbieri d'argento. Il bronzo va alla statunitense Valente.