Il tedesco si aggiudica allo sprint la seconda tappa della corsa dei due mari e rimane leader della classifica generale
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Pascal Ackermann concede il bis nella seconda frazione della Tirreno-Adriatico, la Lido di Camaiore-Follonica: il velocista della Bora-Hansgrohe si impone allo sprint per la seconda giornata consecutiva e mantiene così la maglia azzurra. La corsa è caratterizzata da una fuga a cinque, che si sgretola strada facendo, annullata ai -15 dal traguardo. Tutto si risolve così nella volata finale, con il successo del tedesco su Fernando Gaviria.
Sul traguardo di Follonica Pascal Ackermann alza le braccia per il secondo giorno consecutivo: il velocista tedesco della Bora-Hansgrohe s’impone nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico, dopo aver vinto anche la prima frazione. Tutto inizia a Lido di Camaiore e, dopo pochi chilometri, sono cinque le unità a prendere il largo: Geoffrey Bouchard (Ag2r La Mondiale), Nicola Bagioli (Androni-Sidermec), Umberto Orsini (Bardiani-CSF-Faizanè), Marco Canola (Gazprom) ed Edoardo Zardini (Vini Zabù-KTM). Il francese è il primo a rialzarsi; poi Canola, dopo avere mancato l'aggancio in testa alla classifica dei GPM Nathan Haas (Cofidis), si stacca scendendo da Castellina Marittima, una delle due difficoltà di giornata. Sono infatti 201 i chilometri da affrontare, con due ascese di lieve entità, insieme a tanta pianura: la salita a Castellina Marittima, appunto, e lo strappo di Canneto, alla cui sommità è posto un traguardo volante sotto il quale transita per primo Bagioli.
Vista l'altimetria non impossibile, le squadre dei velocisti si mettono al lavoro e, quando mancano 25 chilometri all'arrivo, Bagioli e Canola vengono riassorbiti. Orsini insiste nella sua azione, ma ai -15 il plotone lo fagocita. Per la seconda giornata consecutiva, dunque, il vincitore di tappa della corsa dei due mari si risolve in volata. Nel circuito finale, infatti, lo strappo dell'Impostino non viene sfruttato dai finisseurs. Paul Martens (Jumbo-Visma) prova a evadere, ma viene ripreso nel finale. I velocisti possono così dire la loro, con Ackermann che è bravo a rimanere davanti negli ultimi chilometri e a uscire ai 200 metri di potenza.
Nessuno spinge sui pedali come il tedesco, che taglia il traguardo per primo e, oltre al successo di tappa, può godersi la permanenza in maglia azzurra, simbolo del primato in classifica generale. Alle sue spalle, come nella prima frazione, ancora Fernando Gaviria (UAE Emirates), secondo per pochi centimetri. Completa il podio Rick Zabel (Israel Start-Up Nation), figlio d'arte: suo padre, infatti, è Erik Zabel, quattro volte vincitore della Milano-Sanremo. Primo degli italiani è Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step), che termina quarto. Tutti i big (compreso Vincenzo Nibali) sono arrivati insieme in gruppo senza correre rischi, risparmiando preziose energie.