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Colnaghi aggredito mentre si allenava sul Lago di Como: "Mi hanno lanciato contro un masso e preso a pugni in faccia"

Il portacolori della VF Group Bardiani CSF Faizanè ha riportato una lussazione alla spalla e una microfrattura alle costole

di Marco Cangelli
06 Mar 2025 - 16:12
 © instagram

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Allenamento da incubo per Luca Colnaghi che, mentre pedalava con il fratello Andrea, è stato aggredito da due malviventi in moto lungo il Lago di Como. Il portacolori della VF Group Bardiani CSF Faizanè è stato protagonista di una disavventura nella giornata di giovedì 6 marzo quando, rientrando a casa lungo la strada fra Lierna e Varenna, è stato bloccato da una persona in motocicletta che l'ha costretto a fermarsi prendendolo subito di mira.

"Mi ha affiancato, insultato e ha messo il suo mezzo di traverso per costringermi a fermarmi. Quando me lo sono ritrovato faccia a faccia, abbiamo cercato di calmarlo, di dirgli di smetterla, che non avevamo alcuna voglia di litigare, ma mi ha spintonato e fatto cadere. Mi ha aggredito, prendendomi per il collo, per fortuna con mio fratello siamo riusciti a bloccarlo e a farlo andare via. Ha provato ancora a intimidirci tornando indietro contromano come per venirci addosso in un frontale, ma sembrava finita lì - ha raccontato Colnaghi in un'intervista a Tuttobiciweb -. Arrivato a casa mi sono accorto di aver perso le cuffie che avevo nella tasca della maglia così sono tornato a cercarle, commettendo l'errore di ripresentarmi sul luogo da solo. Ahimè il soggetto, che scoprirò poi essere già noto alle forze dell'ordine, è tornato con un'altra persona straniera come lui a bordo della moto".

Nonostante l'iniziale aggressione e le minacce ricevute, il 26enne lecchese ha visto peggiorare la situazione velocemente riportando così una lussazione alla spalla e una microfrattura alle costole: "Prima mi hanno sfiorato per farmi cadere, poi quando stavo scappando il passeggero ha preso un masso dalla strada e me l'ha lanciato sulla ruota posteriore. Non contenti mi sono venuti addosso con la moto, bloccandomi sul muretto a bordo strada, il parapetto che separa la carreggiata dal Lago di Como. Nell'impatto già mi ero fatto male, ma come se non bastasse questi due personaggi hanno lasciato la moto per prendermi di spalle e darmi dei pugni in faccia. Quando sono riuscito a liberarmi, l'allarme del contachilometri aveva già allertato mio papà, che mi ha raggiunto sul luogo del fattaccio ancora prima dei soccorsi e dei carabinieri, che nonostante la concitazione del momento avevo avuto la lucidità di chiamare". 

Nonostante i malviventi avessero il passamontagna, Colnaghi è riuscito a fotografare la targa della moto contribuendo alle indagini degli inquirenti, dovendo però rinunciare con ogni probabilità al Grand Prix Criquelion e al Grote Prijs Jean Pierre Monseré, in programma nel weekend. Il ciclista lariano dovrà ora rimanere a riposo per dieci giorni prima di riprendere regolarmente l'attività agonistica. 

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