Brend Copeland, che lavorò con lui nel 2019, descrive così il ciclista australiano, accusato di aver ucciso la moglie Melissa investendola con l'auto
"Non era mai facile capire con quale Rohan Dennis si stesse parlando. Come se in lui convivessero due persone diverse". L'ex team manager Brend Copeland descrive così il ciclista australiano, arrestato - e successivamente rilasciato su cauzione - con la pesantissima accusa di aver ucciso Melissa Hoskins, moglie e madre dei suoi due bambini, investendola con la macchina davanti alla loro casa a Medindie, vicino ad Adelaide, in Australia, dove si erano trasferiti da poco. "Aveva il suo psicologo - ha raccontato Copeland alla Gazzetta dello Sport - Abbiamo lavorato spesso con lui. Tante chiamate, per cercare di affrontare le situazioni nel modo migliore possibile. Ci siamo impegnati tantissimo".
Nel 2019 Copeland era con Dennis alla Bahrain-Merida, quando durante una tappa del Tour e dopo un tentativo di fuga, scese dalla bici e si ritirò senza dare spiegazioni. "Dopo quel 2019 così difficile, non sono rimasto in contatto con Rohan - ha detto ancora Copeland, che si è detto "molto scosso da quanto è successo - Durante la stagione, ero andato a trovarlo ad Andorra, dove viveva con la famiglia. Sono andato via convinto che le cose andassero meglio". Dennis dovrà comparire in tribunale il prossimo 13 marzo.