La formazione composta da Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster si è imposta in finale sulla Gran Bretagna, mentre il giovane bolzanino ha vinto nel chilometro da fermo
di Marco Cangelli© Sprint Cycling Agency
L'Inno di Mameli suona subito nel cielo di Apeldoorn dove si stanno svolgendo i Campionati Europei di ciclismo su pista. Nella prima giornata di finali la Nazionale tricolore ha conquistato il titolo continentale nell'inseguimento a squadre femminile grazie alle prestazioni di Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster seguito pochi minuti dopo dall'oro di Matteo Bianchi nel chilometro da fermo maschile.
L'ORO DELLE AZZURRE NELL'INSEGUIMENTO A SQUADRE
Le azzurre sono apparse impeccabili sin dall'inizio realizzando il miglior tempo già in qualifica dove il quartetto italiano ha fermato il cronometro in 4'15"180 distanziando di 1"926 la Germania e di 1"933 una Gran Bretagna già sorprendentemente sottotono. Al primo turno le ragazze di Marco Villa si sono sbarazzate senza problemi della Francia, rimasta in tre e raggiunta prima della conclusione lanciandosi così verso una finale con le britanniche, favorite alla vigilia.
Nonostante si tratti del primo appuntamento stagionale, Balsamo e compagne non hanno lasciato spazio alle avversarie nella sfida per l'oro imponendosi in 4'12"551 fermandosi sì a due secondi dal record italiano ottenuto alle Olimpiadi Estive di Tokyo 2020, ma distruggendo la Gran Bretagna orfana di Katie Archibald e lontana oltre tre secondi.
In campo maschile è arrivato un importante bronzo per una squadra sperimentale in cui mancavano sia Filippo Ganna che Manlio Moro, impegnati su strada con le rispettive squadre. La formazione composta da Simone Consonni, Jonathan Milan, Francesco Lamon e Davide Boscaro si è presentata in qualifica con il terzo tempo, lontana però oltre tre secondi dai campioni del mondo della Danimarca.
Al primo turno gli azzurri si sono trovati contro la Gran Bretagna di Ethan Hayter che ha subito dettato legge facendo il vuoto sin dal primo chilometro e fermando il cronometro in 3'48"524, quasi tre secondi più veloci degli italiani. I campioni olimpici si sono dovuti accontentare di partecipare alla finalina con la Germania dove Consonni e colleghi hanno tirato fuori il meglio di sè tagliando il traguardo in 3'49"974 e mettendo al collo una medaglia che è fondamentale per la rincorsa a Parigi 2024, mentre la Gran Bretagna ha superato nella sfida per l'oro la Danimarca.
Dove l'Italia non era mai riuscita a trionfare era il chilometro da fermo che nel 2022 ha visto Matteo Bianchi cogliere l'argento. Il giovane bolzanino non si è fatto pregare e si è nettamente migliorato conquistando la vittoria nel velodromo olandese regalando il primo successo al movimento tricolore in questa specialità. L'atleta dell'Esercito si era già messo in luce durante il turno di qualificazione dove aveva realizzato il miglior tempo in 59″687 precedendo l'inglese Joseph Truman e il tedesco Maximilian Dornbach.
Nonostante il tifo forsennato del pubblico locale per Daan Kool, l'atleta tesserato per l'MBH Bank Colpack Ballan non si è fatto schiacciare dalla pressione imponendosi in 1'00"272 davanti all'olandese e al francese Melvin Landernau che hanno ribaltato il risultato del turno precedente.
Tutti l'attendevano come favorita, ma Martina Fidanza si è dovuta arrendere alla francese Clara Copponi che si è aggiudicata il titolo europeo nello scratch femminile. La 24enne di Brembate Sopra ha svolto una gara in totale controllo tirando spesso il gruppo ed evitando che vi fossero degli scatti.
La giovane bergamasca è però rimasta intruppata negli ultimi due giri non riuscendo a seguire la transalpina che, in compagnia della belga Lani Wittervrongel, hanno preso il largo. Per Fidanza non è restato far altro che inseguire e vincere la volata per il bronzo portando a quattro il numero di medaglie conquistate dall'Italia nella prima giornata dedicata alle finali.