L'italiano punta a entrare nella storia, come Moser
Filippo Ganna sogna il record dell'ora e non ha lasciato nulla al caso. Bici da 75mila euro per cercare di battere i 55,548 chilometri in 60', che sono quelli percorsi poco dopo Ferragosto dal 31enne britannico Dan Bigham. Appuntamento alle 20 sulla pista del velodromo di Grenchen (nei pressi di Berna). Un'ora da vivere tutta d'un fiato. "Dopo i Mondiali mi sono diviso tra la famiglia e gli allenamenti nel velodromo di Montichiari, dove abbiamo cercato di ricreare l'atmosfera che troverò domani. E abbiamo provato anche le cose 'basiche'", le parole di Top Ganna.
"Dietro a un tentativo come questo - dice ancora Ganna - c'è un super lavoro, ma io cerco di non pensarci. Questo per l'ora è un lavoro differente rispetto a qualsiasi altro tipo di sforzo: all'inizio vorresti spingere di più perché ti dici 'ho le gambe', provi buone sensazioni e vorresti andare oltre. Poi però arrivi a un punto che viene chiamato 'off' e cominci a soffrire. È più con la testa che con le gambe, e devi superare i tuoi limiti, l'ho già visto a Montichiari". Meno male per lui che Ganna avrà il sostegno del gruppo di amici che lo ha spronato, anche con la musica, a Montichiari. "Sì, i ragazzi hanno cominciato a fare gli idioti - scherza -, e mi hanno aiutato tanto. So che lo faranno anche domani, verranno quasi tutti: siamo quasi una famiglia e ci facciamo forza a vicenda. Nella mia e loro performance c'è tanto lavoro di squadra, e anche di testa. Ma stando a contatto con gli amici ho ritrovato la tranquillità che mi serve".
Quale sarà la condizione necessaria per fare il record? "L'importante è che io stia bene - risponde -, e ovviamente spero che domani sia cosi'', per me sarà uno degli appuntamenti piu' importanti della carriera. Se faccio il record dove lo metto nella graduatoria dei miei successi? Al primo posto rimarrà sempre l'Olimpiade, che restera' il punto piu' alto della mia carriera: i Giochi sono l'evento più importante che ogni sportivo possa vivere. Dopo di che ho vissuto altri momenti bellissimi, e se domani dovesse andare bene starà nel mezzo di questi. Se andrà ancora meglio, mi sentirò un po' più vicino ai grandi del ciclismo, come Moser".
Intanto sente la pressione della vigilia? "Se non fosse stato per voi, non avrei parlato - dice Ganna in conferenza stampa via Zoom - ma non mi pesa, lo faccio volentieri. Le condizioni che troverò sono quelle ideali, il resto è nelle mie gambe, e se non andrà bene si potrà sempre dire che, dopo 40 anni, un italiano ci ha riprovato".
UNA MAGLIA SPECIALE CON IL TRICOLORE
Per l'assalto al record dell'ora e ricalcare le orme di Francesco Moser, che lo fece suo nel 1984, Filippo Ganna indosserà una maglia speciale. Il 26enne di Verbania, doppio campione del mondo nella crono su strada, domani sera, fra le ore 20 e le 21, sulla pista del velodromo di Grenchen (nei pressi di Berna), ha fissato un appuntamento con la storia. Da lui gli sportivi italiani aspettano l'impresa ed è per questo che non poteva mancare una mise speciale, con lo sponsor della squadra in primo piano - la Ineos Grenadiers - ma con una banda tricolore orizzontale: verde, bianca e rossa. Maglia e impresa sono state studiate nei minimi dettagli, sia dal cronoman piemontese che dal proprio staff; il team per il quale gareggia (il più ricco, con un budget da 50 milioni, che il patron Jim ratcliffe sborsa ogni anno) gli ha messo a disposizione qualsiasi cosa.
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BICI DA 75MILA EURO
Ganna sarà in sella a una bici denominata 'Bolide F HR 3D', velocissima e affidabile. Un modello unico, una Pinarello realizzata per l'occasione. Bici da 75mila euro. Telaio in lega aerospaziale e stampato in 3d per un costo di 33mila euro. Manubrio da 27mila euro realizato in titanio sinterizzato e ruote monoscocca in carbonio, a disco, per un valore di 8500 euro. In 60' a tutta dovrà percorrere oltre 55,548 chilometri, che sono quelli percorsi poco dopo Ferragosto dal 31enne sconosciuto ingegnere britannico Dan Bigham (anche lui uomo Ineos). L'impresa di Ganna, se di impresa si tratterà, può rilanciare tutto il movimento ciclistico italiano e, in particolare, l'attività su pista che, negli ultimi anni, grazie proprio a Ganna, ma anche all'olimpionico di Rio Elia Viviani, si eè risollevata. Nel giorno dell'addio di Nibali, Ganna può entrare nella storia dello sport italiano e succedere a Moser nell'immaginario collettivo.
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