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Il recordman dell'ora: "Ci vogliono testa e gambe"
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Due mesi di vacanza! Filippo Ganna stacca la spina dopo una settimana da urlo con record dell'ora e l'oro nell'inseguimento individuale ai Mondiali ha bisogno di riposo: "Adesso basta, non toccherò più la bici per tanti giorni. Non so ancora dove andrò in vacanza, ma di sicuro non salirò più su una bici fino al primo ritiro con la Ineos, a Nizza. Ci rivediamo a dicembre", le parole a Repubblica.
TopGanna è sfinito dopo l'impresa di percorrere 56,792 km in un'ora: "Ci vogliono testa e gambe in pari proporzioni, 50% testa, 50% gambe. Tenersi dentro quel dolore e andare oltre, oltre e oltre. Non lo farò più. Non prima di dieci anni almeno. È uno sforzo che non si dimentica facilmente. Il record dell'ora perché si portava dietro mesi di lavoro, di aspettative, di paure, tanta fatica, ma anche tanto entusiasmo, tanta voglia di arrivare lontano".
Un finale di stagione fantastico che cancella la delusione del Tour de France: "Ho ripensato in quell'attimo all'annata, agli obiettivi che avevo e non ho centrato o per sfortuna, come la crono del Tour, o perché ho trovato altri che andavano di più. Mi sono portato dentro il rammarico di non essere stato competitivo nel momento in cui sentivo di stare bene. Quando le gambe non girano, provo sempre una forma di rabbia verso me stesso. Il giorno dell'inseguimento mi sentivo vuoto, con la schiena a pezzi. La squadra mi ha voluto dentro, me l'hanno chiesto i compagni".