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Giro d’Italia 2019, 15.ma tappa: a Como vince Cataldo. Nibali attacca, Roglic paga 40”

L’italiano dell’Astana si impone sul compagno di fuga Cattaneo. Lo Squalo se ne va sul Civiglio, lo sloveno perde secondi importanti

26 Mag 2019 - 19:47

Dario Cataldo dell’Astana è il vincitore della 15esima tappa del Giro d’Italia, imponendosi sul traguardo di Como, dopo una lunghissima azione, sul compagno di fuga Mattia Cattaneo. Carapaz mantiene la maglia rosa, ma protagonista di giornata è Vincenzo Nibali. Lo Squalo attacca sul Civiglio e Roglic, costretto a usare la bicicletta di un compagno in seguito a una foratura, paga sul traguardo 40 secondi nei confronti del siciliano.

La tappa numero 15 del Giro d’Italia premia il coraggio. Quello di Dario Cataldo, vincitore sul traguardo del lungolago di Como, che regola in volata Mattia Cattaneo, compagno di fuga per tutta la giornata, con l’azione dei due partita pochi chilometri dopo il via della frazione da Ivrea. Quello di Vincenzo Nibali che sulla salita del Civiglio attacca, in salita e in discesa, guadagnando 40 preziosi secondi nei confronti di Primoz Roglic. Giornata sfortunata per lo sloveno che ha limitato i danni per quello che ha potuto in una frazione che a parte l’iniziativa della coppia di testa formata da Cattaneo e Cataldi si anima sul muro di Sormano. Lì dove Simon Yates scatta in un paio di situazioni per provare a testare la condizioni degli altri big che compongono il gruppo della maglia rosa, sulle spalle di Carapaz.

Il colpo di scena però arriva nella discesa verso Nesso. Roglic fora, per sua fortuna nelle vicinanze c’è un compagno di squadra: cambio di bicicletta volante e lo sloveno riparte, ma da solo deve recuperare una trentina di secondi dal gruppo maglia rosa, lamentandosi con la macchina della giuria che lo ostacola nel suo rientro. Tutti i migliori arrivano comunque insieme sulle prime rampe del Civiglio, mentre davanti Cataldo e Cattaneo mantengono un vantaggio confortante per giocarsi la vittoria di tappa. Il primo scatto nel gruppo maglia rosa è di Carthy, ma i big non si muovono. Attacca anche Yates, ma il momento chiave è quando ad alzarsi sui pedali è Vincenzo Nibali. Carapaz si mette subito a ruota, iniziativa decisa dello Squalo che va a recuperare Yates e insiste. Dietro Roglic si difende con tutte le sue forze, alzandosi sui pedali forse per la prima volta nel corso del suo Giro. Nuova sferzata di Nibali che riduce il gap con la coppia di testa fino a poco meno di 1 minuto e prende un margine di circa 20 secondi su Roglic prima dell’inizio di una discesa che conosce benissimo per i due successi al Giro di Lombardia nel 2015 e 2017.

Lo sloveno rimane con Landa, Lopez e Pozzovivo e con una bici non sua si adagia sul guard rail in una curva verso destra, prima di correre un altro rischio sul successivo tornante a sinistra. Nibali intanto cerca l’allungo in discesa su Carapaz, con lo Squalo che si volta e non vedendo nessuno appiccicato alla sua ruota prosegue nel suo attacco. A giocarsi la tappa sono Cataldi e Cattaneo, premiati per la loro fuga. Carapaz e Yates intanto, dopo aver sofferto in discesa, rientrano su Nibali, mentre Roglic paga 40 secondi a circa 2,5 km dal traguardo. Sul rettilineo finale Cataldo ha ancora un pizzico di energia in più per spuntarla su Cattaneo, terzo arriva Yates, con Nibali che guadagna nel complesso 40 secondi su Primoz Roglic. La maglia rosa resta a Carapaz che ha 47” di margine proprio su Roglic e 1’47” su Nibali che però ha dato il suo primo vero morso a questo Giro d’Italia.

CLASSIFICA DI TAPPA 1 Dario Cataldo (Astana) 5h 48’ 15”
2 Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli) s.t.
3 Simon Yates (Mitchelton-Scott) +11”
4 John Carthy (Education First) +11”
5 Richard Carapaz (Movistar) +11”
6 Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) +11”
7 Miguel Angel Lopez (Astana) +36”
8 Rafal Majka (Bora Hansgrohe) +36”
9 Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) +36”
10 Mikel Landa (Astana) +36”

CLASSIFICA GENERALE 1 Richard Carapaz (Movistar) 64h 24’ 00”
2 Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) +47”
3 Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) +1’47”
4 Rafal Majka (Bora Hansgrohe) +2’35”
5 Mikel Landa (Astana) +3’15”
6 Bauke Mollema (Trek-Segafredo) +3’38”
7 Jan Polanc (Team Emirates) +4’12”
8 Simon Yates (Mitchelton-Scott) +5’24”
9 Pavel Sivakov (Team Ineos) + 5’48”
10 Miguel Angel Lopez (Astana) +5’55”

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