Il belga batte tutti sull'insidioso strappo finale, precedendo Woods e Battaglin
La quarta tappa del Giro d'Italia, la prima in territorio italiano, da Catania a Caltagirone (198 km) vede il successo del belga Tim Wellens, che nello spettacolare strappo finale all'8.5% precede Woods e Battaglin. L'australiano Dennis mantiene la maglia rosa, perdendo 4" da yates e Formolo, ma guadagnandone 6 su Aru e 17 su Froome. Domani altra tappa insidiosa, da Agrigento a Santa Ninfa (153 km).
Il Giro d'Italia numero 101 tocca per la prima volta il suolo italiano (dopo la tre giorni israeliana) e lo fa da Catania, sede di partenza della quarta tappa della corsa rosa, che arriva a Caltagirone dopo 198 km ricchi di insidie e trabocchetti. La prima parte di gara segue il canovaccio più classico: dopo una ventina di chilometri di tentativi a vuoto parte infatti la fuga buona, composta da cinque uomini che non danno fastidio ai big della classifica: Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale), Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia) ed Enrico Barbin (Bardiani-CSF), quest'ultimo leader della classifica dei Gran Premi della Maontagna. Il gruppo lascia fare e i cinque attaccanti accumulano oltre tre minuti. Proprio Barbin, ovviamente, transita per primo al Gran Premio della Montagna di quarta categoria di Pietre Calde davanti a Frapporti, rafforzando così la sua maglia azzurra. Dopo il GPM la UAE Emirates di Fabio Aru si mette in testa al gruppo a tirare e il distacco dai cinque battistrada cala drasticamente, scendendo ben al di sotto del minuto. Poi la UAE si rialza, lascia il compito di fare il passo alla Bmc della maglia rosa Dennis e la fuga riprende vigore.
Al traguardo volante di Palazzolo Acreide, a 85 km dal traguardo, Mosca precede Frapporti e Belkov. I tre passano in quest'ordine anche al secondo traguardo volante, quello di Monterosso Almo ai -64 km. Intorno ai -30 km Barbin e Jauregui si rialzano e in testa alla corsa restano solo Mosca, Frapporti e Belkov, con il gruppo che li tiene a tiro, per poi riprenderli a poco più di dieci chilometri da Caltagirone. Subito dopo, in salita, scattano Edoardo Zardini (Wilier Triestina) e Valerio Conti (UAE Emirates), con quest'ultimo che insiste e resta da solo, accumulando anche 25" di margine. Da dietro però si muovono le squadre dei big, che ricuciono il distacco. Allo strappo dell'ultimo chilometro si arriva così con il gruppo compatto, seppur allungatissimo. In testa al plotone si crea un "buco", con quattro o cinque corridori che si avvantaggiano di qualche secondo. Tra questi anche il belga Tim Wellens (Lotto-Soudal), che resiste al ritorno degli altri da dietro e trionfa a braccia alzate, precedendo Woods e l'italiano Battaglin. Quarto si piazza yates, quinto Formolo, uomini di classifica che guadagnano 4" sulla maglia rosa Rohan Dennis, che però conserva il simbolo del primato, con un secondo di margine su Dumoulin. Rispetto a Dennis e Dumoulin, perde 6" Fabio Aru e ben 17" Chris Froome. Domani il Giro propone un'altra tappa insidiosa, da Agrigento a Santa Ninfa per 153 km da non perdere.