Il via del Giro a Gerusalemme per ricordare la figura di Ginettaccio
"Il popolo e lo Stato di Israele ricorderanno sempre Gino Bartali campione di sport e campione nella vita". Così Avner Shalev, presidente di Yad Vashem, il mausoleo della Shoah di Gerusalemme, ha ricordato la figura di 'Ginettaccio' consegnando alla nipote Gioia Bartali la cittadinanza onoraria postuma di Israele in onore del nonno.
"Un uomo eccezionale che ha saputo andare contro una maggioranza che non lo ha sostenuto", ha aggiunto Shalev nel corso della cerimonia di oggi a due giorni di distanza dalla partenza del Giro d'Italia da Gerusalemme, proprio in onore del campione italiano. "Bartali - ha spiegato l'ambasciatore italiano in Israele Gianluigi Benedetti - non ha rinunciato a fare del mondo un posto migliore". "Di lui - ha detto tra le lacrime Gioia Bartali - voglio raccontare la sua grande umanità. Mio nonno era un uomo di pace".
Poco prima della cerimonia i ciclisti della squadra israeliana hanno compiuto una "pedalata della pace" all'interno di Yad Vashem fino ad arrivare al muro che contiene i nomi dei 'Giusti tra le nazioni' dove è inciso quello di Bartali dichiarato 'Giusto' nel 2013 per aver salvato molti ebrei (all'incirca 800) durante l'occupazione nazista in Italia. Lo fece tra il 1943 e il 1944, trasportando nel tubo della sua bicicletta documenti falsi da Assisi, dove c'era una stamperia clandestina, al vescovo di Firenze che poi li distribuiva agli ebrei per farli espatriare. Se fosse stato scoperto sarebbe andato incontro alla fucilazione. Sempre oggi Bartali verrà celebrato anche nel corso di una serata speciale al Museo delle Scienze di Gerusalemme. In questa occasione verrà donata al museo un'opera lignea di Cut Carlo Cazzaniga, artista del legno, che rappresenta Bartali. (nella foto d'archivio - ottobre 2013 -, Andrea Bartali, figlio di Gino, indica il nome del padre inciso nella stele nel Giardino dei Giusti tra le Nazioni allo Yad Vashem Holocaust Museum di Gerusalemme).