Il russo vince in solitaria e rientra in corsa per la maglia rosa, che resta di Polanc. Lo Squalo e lo sloveno non affondano il colpo e arrivano insieme
Ilnur Zakarin si aggiudica il primo arrivo in salita del Giro d'Italia 2019, tagliando per primo il traguardo della 13esima tappa, da Pinerolo a Ceresole Reale, sul Lago Serrù. Fantastica la sua prova, conclusa con la neve a bordo strada e rinnovate ambizioni rosa. Alle sue spalle Mikel Nieve a 35'', terzo uno strepitoso Mikel Landa a 1'20''. Vincenzo Nibali arriva a 2'57'' insieme a Primoz Roglic. Jan Polanc conserva la maglia Rosa.
Il crollo di Simon Yates, la durissima battaglia tra Nibali e Roglic, Polanc che in qualche modo resiste e rimane in rosa, ma soprattutto due uomini che si rilanciano: Landa e un eroico Zakarin, che si prende la vittoria arrivando solo sul traguardo del Lago Serrù, a 2247 metri d'altezza, dopo essersi conquistato questo trionfo passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, strappo dopo strappo, al termine di una tappa condotta tutta all'attacco.
Che la giornata sarebbe stata durissima lo si sapeva già dal momento della stesura del calendario del Giro, e le prime fasi della tappa lo avevano dimostrato: i primi 60 km di gara sulle montagne piemontesi avevano infatti visto la fuga di 27 corridori, tra cui gli uomini di classifica Bauke Mollema e Ilnur Zakarin. Il loro vantaggio sulla Maglia Rosa e gli altri big si aggirava sui tre minuti, con Antonio Nibali e un monumentale Domenico Pozzovivo pronti ad aiutare Vincenzo Nibali. Quando Bilbao e Lopez imprimono un'ulteriore accelerazione, quindi, Antonio Nibali perde contatto, ma il fratello se la passa piuttosto bene: Polanc infatti entra in crisi e di fatto sembra sul punto di perdere la Maglia Rosa già oltre due ore prima del traguardo. Lo Squalo invece continua a pedalare con grande convinzione, mentre è l'azzurro Ciccone ad aggiudicarsi il Gpm: il primo sotto il traguardo del Pian del Lupo è lui. Alle sue spalle proseguono la fuga Pozzovivo, Carretero, Nieve, Mollema e Zakarin.
La discesa che conduce a Pont Canavese permette a Polanc di raggiungere Nibali e gli altri, ma gli ultimi 20 km (tutti in salita fino al Lago Serrù) sono tra i più selettivi di una tappa di per sé massacrante. Insieme a Ciccone sono quindi altri i protagonisti che provano a mettere la loro mano sul tappone alpino: Carretero, Dombrowski, Izagirre e uno scatenato Fausto Masnada. Mollema segue a breve distanza. Nel gruppo di Nibali Caruso inizia a tirare, e quando Landa tenta la fuga è Pozzovivo ad aiutare lo Squalo a non restare indietro. Sfortunatissimo Lopez, in questo gruppetto: un salto di catena lo costringe ad aspettare l'ammiraglia e a staccarsi.
Cambiano di nuovo gli equilibri davanti, mentre via via compare anche la neve: davanti si ritrovano Nieve, Zakarin, Mollema e Ciccone, Landa è a un minuto e mezzo, Nibali a due. A 4 km dal traguardo Nibali prova a scappare, ma Roglic resiste. Lo stesso vale per Zakarin e Nieve, davanti da soli, con Landa solo al loro inseguimento. Nibali e Roglic continuano insieme (e solo Sivakov rimane con loro), con Lopez che non riesce a raggiungerli. Quindi nel finale Zakarin semina anche Nieve, per andare a vincere in solitaria. Alle sue spalle importante il minuto e 40 guadagnato da Landa sul duo Nibali-Roglic, mentre vanno registrati il crollo di Yates e la resistenza di Polanc, che arrivando a 4'39'' da Zakarin resta Maglia Rosa. Oggi era impossibile sperare in qualcosa di meglio.
CLASSIFICA DI TAPPA
1. Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) 5h 34'40''
2. Mikel Nieve (Mitchelton-Scott) +0'35''
3. Mikel Landa (Movistar Team) +1'20''
4. Richard Carapaz (Movistar Team) +1'38''
5. Bauke Mollema (Trek-Segafredo) +1'45''
6. Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) +2'07''
7. Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) +2'57''
8. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) +2'57''
9. Pavel Sivakov (Team Ineos) +3'34''
10. Davide Formolo (Bora-Hansgrohe) +3'50''
CLASSIFICA GENERALE
1. Jan Polanc (Uae Team Emirates) 54h 28'59''
2. Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) +2'25''
3. Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) +2'56''
4. Bauke Mollema (Trek-Segafredo) + 3'06''
5. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) +4'09''
6. Richard Carapaz (Movistar Team) +4'22''
7. Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) +4'28''
8. Mikel Landa (Movistar Team) +5'08''
9. Pavel Sivakov (Team Ineos) +7'13''
10. Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) +7'48''