Il danese dell'Uno-X Mobility ha preceduto lo sloveno Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe) e l'americano Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike)
di Marco CangelliDalla nebbia spuntò all'improvviso Magnus Cort Nielsen. Bastano queste parole per riassumere la seconda tappa del Giro del Delfinato che ha visto il successo del danese dell'Uno-X Mobility che si è imposto allo sprint davanti a Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe) e Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). In casa Italia ottima prestazione per Giulio Ciccone (Lidl-Trek) che ha concluso la frazione in quarta posizione apparendo subito pimpante al rientro.
Prima parte caratterizzata da una fuga da lontano composta da Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Mathis Le Berre (Arkéa – B&B Hotels), Xandro Meurisse (Alpecin – Deceuninck), Jonas Gregaard (Lotto Dstny) e Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team) che hanno guadagnato un vantaggio massimo di superiore ai cinque minuti. Il gruppo trascinato dall'Israel – Premier Tech e dall'Ineos-Grenadiers ha recuperato poco per volta terreno complice anche il disaccordo fra i battistrada, impegnati ad aggiudicarsi i punti sul gran premio della montagna.
Sul Col de la Croix Ladret Armiral ha a quel punto attaccato in solitaria sfruttando i tentennamenti nel gruppo dei favoriti dove ha provato a tenere duro anche la maglia gialla Mads Pedersen (Lidl-Trek), costretto a cedere nel tratto più duro. L'unico a tentare di evitare l'arrivo del francese è stato il russo Aleksander Vlasov (Bora-Hansgrohe) non riuscendo di fatto a prendere il largo e favorendo al tempo stesso il fuggitivo.
Il corridore transalpino ha dovuto però alzare bandiera bianca proprio in vista del traguardo dove, in mezzo alla nebbia, è spuntato il danese Magnus Cort Nielsen (Uno X-Mobility) che ha anticipato lo sloveno Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe) e l'americano Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Quarta piazza per Ciccone che ha recuperato terreno nella classifica guidata da Cort Nielsen, in maglia gialla con quattro secondi di vantaggio su Roglic e sei su Jorgenson.