Lo sloveno della Bora Hansgrohe ha preceduto in uno sprint in salita l'americano Matteo Jorgenson e l'abruzzese della Lidl-Trek
di Marco Cangelli© ge
Primoz Roglic vuole rispondere a quanto fatto dal connazionale Tadej Pogacar al Giro d'Italia e per questo motivo ha deciso di bissare il successo al Giro del Delfinato. Lo sloveno della Bora-Hansgrohe si è imposto in uno sprint in salita a Samoëns 1600 aggiudicandosi la settima tappa e rafforzando la maglia gialla precedendo l'americano Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e l'abruzzese Giulio Ciccone (Lidl-Trek).
Inizio subito in salita caratterizzato da una fuga di undici corridori composta da Marc Soler (UAE Team Emirates), Lorenzo Fortunato (Astana), Davide Formolo (Movistar), Nicolas Prodhomme e Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), Koen Bouwman (Team Visma | Lease a Bike), Guillaume Martin (Cofidis), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Warren Barguil (Team DSM-firmenich PostNL) e Mark Donovan (Q 36.5 Pro Cycling Team) che hanno guadagnato un vantaggio superiore ai cinque minuti.
Sul Col de la Ramaz l'accordo si è però spezzato con Soler che ha attaccato tutto solo per puntare anche alla maglia gialla virtuale complice la distanza da Primoz Roglic poco sotto i quattro minuti. Dietro si sono messi all'inseguimento Lorenzo Fortunato, Nicolas Prodhomme, Darren Rafferty, Koen Bouwman e Warren Barguil con il bolognese che è andato a prendersi la maglia a pois dedicata agli scalatori.
Mentre dietro Fortunato provava l'inseguimento a Soler, lungo la salita verso Samoëns 1600 la Bora-Hansgrohe ha forzato la mano mettendo in crisi il belga Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step), costretto a cedere a sette chilometri dal traguardo. Il ritmo imposto da Aleksander Vlasov (Bora-Hansgrohe) ha permesso di andare a riprendere tutti i fuggitivi, compreso lo spagnolo dell'UAE Team Emirates che ha dovuto alzare bandiera bianca a due chilometri dal traguardo.
A lanciare il lungo sprint ci ha pensato il colombiano Santiago Buitrago (Bahrein-Victorius), tuttavia in contropiede ha provato a partire lo spagnolo Oier Lazkano (Movistar Team). Niente da fare nemmeno per lui complice la potenza di Roglic che ha preso la testa della corsa a trecento metri dall'arrivo e ha messo a segno il secondo successo consecutivo davanti a Matteo Jorgenson e a Giulio Ciccone. Più lontano Evenepoel che ha concluso con 1'47" di ritardo dal vincitore perdendo posizioni in classifica generale.