A Budapest, il britannico della BikeExchange-Jayco fa sua la seconda tappa e chiude in 11'50". L'olandese dell'Alpecin-Fenix ancora leader
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La cronometro di Budapest, seconda tappa del Giro d'Italia 2022, premia Simon Yates, che vince ma non riesce a strappare il primato in classifica generale a Mathieu Van der Poel: la maglia rosa perde solo tre secondi e resta leader a +11". Il corridore della BikeExchange-Jayco ferma il cronometro in 11'50", sul podio anche Tom Dumoulin, terzo. Molto bene gli italiani: Matteo Sobrero è quarto, con Nibali dodicesimo e Affini tredicesimo.
Nella cronometro di Budapest, valida per la seconda tappa del Giro numero 105, è Simon Yates ad avere la meglio. Sui 9,2 chilometri, costeggiando il Danubio, il britannico approfitta delle tante curve del percorso e si mette dietro tutti. Il capitano della BikeExchange-Jayco chiude in 11'50" con una velocità media di 46.6 km/h e, nonostante fosse tra i favoriti della vigilia, riesce a sorprendere i più quotati Tom Dumoulin e Joao Almeida. L'avversario più ostico per il vincitore della tappa odierna si dimostra ancora una volta la maglia rosa Mathieu Van der Poel. Il corridore della Alpecin-Fenix infatti battaglia con Yates e arriva a 3", mantenendo così un vantaggio di 11" sul britannico e riuscendo a conservare la leadership in classifica generale.
I due danno grande spettacolo nella capitale ungherese e se la giocano quasi sul fotofinish. Gli ultimi 1500 metri in salita, e in parte sul pavé, fanno la differenza per Yates, ma l’olandese può accontentarsi della seconda piazza e della maglia più prestigiosa. Sono in tanti, però, a rispondere presente in una crono dai grandi ritmi e spettacolare fino all'ultimo. Sul podio sale anche Dumoulin, a 5 secondi da Yates, mentre il migliore degli italiani è Matteo Sobrero, campione italiano a cronometro, arrivato 4° al traguardo. Bene anche Carapaz che tiene botta e chiude 19°, delude invece Almeida, solo un secondo più veloce di Nibali. Il portoghese chiude 11°, lontano dalle prime posizioni che sembravano alla sua portata. Le buone notizie per l’Italia però non si fermano a Sobrero: da segnalare, infatti, anche le ottime prove proprio dello Squalo e di Edoardo Affini, rispettivamente 12° e 13°.