Il campione del mondo è il favorito numero uno dopo il successo del Giro delle Fiandre dove ha preceduto il velocista veneto
di Marco Cangelli© afp
Per alcuni è la corsa più bella del mondo, per molti altri è la più difficile. Stiamo parlando della Parigi-Roubaix, comunemente conosciuta come "L'Inferno del Nord" per via dei lunghi tratti di pavé da affrontare in sella a una bicicletta per i quasi 260 chilometri che separano il sobborgo di Compiègne al celebre Vélodrome André-Pétrieux dove hanno vinto alcuni dei più grandi corridori della storia del ciclismo, da Fausto Coppi a Eddy Merckx, da Felice Gimondi a Bernard Hinault passando per Roger De Vlaeminck, Francesco Moser, Tom Boonen e Fabian Cancellara. L'ultimo ad aver posto il proprio sigillo sulla regina delle classiche è Mathieu Van der Poel, faro della corsa anche in vista dell'appuntamento di domenica 7 aprile.
Come accaduto al Giro delle Fiandre sette giorni prima, il campione del mondo appare nettamente il favorito per la vittoria con un bis che manca dal 2008 quando Tom Boonen conquistò per la terza volta in carriera una delle prove più amate dal fuoriclasse belga. Sulla carta non sembrano esserci avversari in grado di batterlo, considerata la condizione straordinaria che lo sta sostenendo e l'assenza del rivale di sempre Wout Van Aert, ancora a secco fra le pietre del Nord della Francia e fermo per l'infortunio patito all'Attraverso Le Fiandre.
L'olandese dell'Alpecin-Deceuninck ha mostrato un filo di stanchezza negli ultimi chilometri della Ronde Van Vlaaderen perdendo quasi un minuto in vista del traguardo di Oudenaarde. Difficile dire se si trattava di pretattica oppure di qualche problema fisico, il dilemma verrà svelato soltanto sul percorso che presenta la celebre Foresta di Aremberg e la fatidica chicane tanto criticata da Van der Poel.
Se in molti si chiedono in quale punto il 29enne di Kapellen rimarrà solo, il passato ci ricorda come molti dei favoriti sono stati beffati dal destino oppure dall'eccessiva sicurezza nei propri mezzi. Basti vedere il 2021 quando sotto una pioggia torrenziale Van der Poel venne battuto in volata dal bresciano Sonny Colbrelli, ultimo azzurro a trionfare a Roubaix.
Sulla carta l'unico che potrebbe tirare un brutto scherzo al campione orange è il compagno di squadra Jasper Philipsen che ha preferito saltare il Fiandre prima di tornare alla Scheldeprijs dove si è dovuto inchinare al connazionale Tim Merlier (Soudal-Quick Step). Il velocista belga sarà con ogni probabilità di supporto a Van der Poel e, soltanto se le gambe non dovessero sostenere quest'ultimo oppure qualche inconveniente tecnico lo dovesse colpire, tornerebbe in gioco con uno sprint che potrebbe fulminare chiunque nel velodromo.
Scorrendo la lista dei partecipanti il vero avversario di Van der Poel potrebbe essere il danese Mads Pedersen, autore di un tentativo da lontano alla Ronde, ma rimbalzato sui muri dopo aver speso parecchie energie e aver patito le conseguenze della caduta di qualche giorno prima. Se il capitano della Lidl-Trek avesse recuperato appieno dai problemi fisici che lo hanno afflitto, potrebbe diventare una spina nel fianco per l'Alpecin-Deceuninck insieme al friulano Jonathan Milan, reduce da un'ottima Campagna del Nord, ma soprattutto pronto a riscattare i due ritiri in altrettante partecipazioni.
Più defilati sembrano essere il duo del Team Visma | Lease a Bike composto dal francese Christophe Laporte e dal vincitore dell'edizione 2022 Dylan Van Baarle, apparsi lontani dalla miglior condizione nelle prove di preparazione; così come lo svizzero Stefan Kung (Groupama-FDJ) e l'inglese Joshua Tarling (Ineos-Grenadiers), il primo caduto al Fiandre, il secondo protagonista sino al Koppenberg prima di alzare bandiera bianca. Da tenere d'occhio anche l'UAE Team Emirates che ha monopolizzato la top ten nell'ultima Classica Monumento grazie a Nils Pollit, Mikkel Bjerg e Antonio Morgado con Tim Wellens come luogotenente, al tempo stesso non va dimenticata la Soudal-Quick Step che schiererà atleti esperti come Kasper Asgreen e Tim Merlier.
Ridotte le possibilità in casa Italia con il già citato Jonathan Milan, ma soprattutto con Luca Mozzato (Arkea-Samsic) che è galvanizzato dal secondo posto al Giro delle Fiandre e che ha già un ottimo rapporto con le pietre della Roubaix. Insieme a lui potrebbe esser protagonista anche Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) la cui partecipazione rimane in dubbio a causa dei problemi gastro-intestinali che lo hanno coinvolto negli ultimi giorni.