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CICLISMO SU PISTA

Impresa Milan: vince il Mondiale nell'inseguimento e firma il record iridato

L'azzurro ha fermato il cronometro in 3'59"153 anticipando il britannico Josh Charlton 

di Marco Cangelli
18 Ott 2024 - 22:22
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© Getty Images
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Jonathan Milan va oltre ogni limite e conquista il titolo mondiale nell'inseguimento individuale a suon di record del mondo. Il 24enne friulano ha regalato all'Italia il primo oro nella rassegna iridata di Ballerup, in Danimarca, fermando il cronometro a 3'59"153 e anticipando il britannico Josh Charlton, in grado qualche ora prima di strappare il primato globale a Filippo Ganna

Il velocista azzurro ha saputo gestire lo sforzo nel migliore dei modi, non facendosi intimorire dal tempo firmato in batteria dall'inglese, ma piuttosto calcolando attentamente i passaggi da compiere insieme al commissario tecnico Marco Villa

Milan ha messo in campo subito una progressione inarrestabile che lo ha portato in poche tornate ad avere un secondo di vantaggio su Charlton, un distacco che si è ulteriormente ampliato a metà gara toccando il secondo e mezzo.

Nel terzo chilometro il portacolori della Lidl-Trek ha apparentemente pagato lo sforzo, tuttavia Milan non si è fatto spaventare dall'acido lattico alzando nuovamente i giri del motore nel corso degli ultimi mille metri non solo arrestando la rimonta del britannico, ma addirittura firmando il nuovo record mondiale in 3'59"153 con una media di 60.212 km/h.

Argento per Charlton che a soli ventun'anni ha tagliato il traguardo in 4’00″232 condividendo il podio con il connazionale Daniel Bigham, in grado di sconfiggere l'altro inglese Charlie Tanfield nella finale per il bronzo. In chiave tricolore va infine segnalato il decimo posto di Manlio Moro, fermatosi al termine del turno di qualificazione. 

"ORA TANTE SERATE DI FESTA"
"Una serata di festa? No, questa prestazione ne merita molte di più. Non ci siamo fatti distrarre dal record del mondo di Charlton di questa mattina - ha detto Milan prima di salire sul podio - abbiamo cercato solo di rispettare la tabella di marcia che ci eravamo prefissati e le cose sono andate alla grande. Fin dalle qualifiche ho cercato di dare il massimo. Prima della finale non ero così sicuro di farcela. Il tempo di Charlton era incredibile e sono ancora incredulo di averlo battuto. Ho pensato soltanto alla pista e alla tabella che ci eravamo dati con Villa. Sono forse partito troppo forte ma a quel punto non potevo rallentare e ho spinto fino alla fine. Non pensavo di battere il record, nel senso che non era l'obiettivo primario. Quando sei in finale pensi a portare a casa l'oro. Però contro un avversario così dovevo fare qualcosa di eccezionale".

Soddisfatto, e anche commosso, il ct azzurro Marco Villa: "Oltre alla prestazione di stasera, su cui c'è poco da dire, il merito di Jonathan è stata la costanza. Si è avvicinato a queste specialità della pista avendo davanti a lui un fenomeno come Filippo Ganna; una rivalità interna che ha spinto entrambi a un livello eccezionale, tanto da avere due atleti in grado di abbattere il muro dei 4′ nell'inseguimento".

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