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Mondiali ciclismo, gara in linea: bronzo per Longo Borghini, Kopecky fa il bis a Zurigo

L'azzurra cede allo sprint dopo aver attaccato a più riprese. Tattica suicida dell'Olanda, che resta a secco con Vollering

28 Set 2024 - 17:23
 © Getty Images

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Il durissimo percorso dei Mondiali di ciclismo, nella prova femminile, non premia una delle tante atlete capaci di fare la differenza in salita. Lotte Kopecky stringe i denti e resiste a ogni attacco, per poi trionfare nello sprint a ranghi ridotti disputato a Zurigo. La belga fa il bis col titolo dell'anno scorso, precedendo Chloe Dygert (Usa) e l'azzurra Elisa Longo Borghini: vani i ripetuti attacchi della nostra leader, arriva un bronzo.

Centocinquantaquattro chilometri ricchi di salite e saliscendi, nel durissimo percorso disegnato intorno a Zurigo, premiano... una passista veloce: Lotte Kopecky resiste, seppur con difficoltà, a ogni attacco e beffa tutte le scalatrici allo sprint. Per l'Italia, molto attiva con Elisa Longo Borghini, la magra soddisfazione di un bronzo. Si corre su un percorso durissimo, in Svizzera: dopo un tratto pianeggiante, si percorre per cinque volte il tracciato di 27km circa col muro di Zurichbergstrasse (1.5km al 9.1%, punte al 17%) e quello di Witikon (1.4km al 7.2%) come punti decisivi. Attaccano inizialmente in tre, ma il gruppo lascia a bagnomaria la spagnola Sara Martin, la lussemburghese Nina Berton e la svizzera Caroline Baur: a lungo con mezzo minuto di margine, le tre vengono riprese. Si susseguono vari attacchi, neutralizzati da un plotone che arriva con 40 componenti ai -70km e agli ultimi tre giri. Qui si si forma un gruppetto di una decina di atlete che comprende anche Elisa Longo Borghini, prima dell'attacco di Markus (Olanda) e Ghekiere (Belgio). Queste atlete vengono riprese da Vos (Olanda) e Roseman-Gannon (Australia), un quartetto che guadagna un minuto circa e resiste fino all'ultimo giro. 

Proprio sulla salita decisiva Vollering e Longo Borghini fanno saltare il banco, andando a riprendere le fuggitive e staccando per qualche istante sia Kopecky che Dygert. Nel tratto in falsopiano il ritmo però si abbassa radicalmente e queste atlete rientrano, andando a formare un gruppetto di otto cicliste che si giocano il titolo. Ai -5.5km Elisa Longo Borghini prova l'azione decisiva e sembra in grado di lasciare tutte sul posto, ma è Vollering a riportare sotto le rivali. Si arriva così allo sprint dove c'è un'ovvia favorita: Lotte Kopecky non fa prigionieri e si prende il secondo titolo mondiale consecutivo, bissando il successo dell'anno scorso. Allora il percorso era decisamente funzionale alle sue caratteristiche, mentre questa volta la passista belga ha trionfato su un tracciato che veniva ritenuto perfetto per chi vola in salita: segnali e indicazioni che potrebbero ripetersi domani, anche se Pogacar è l'assoluto favorito. Argento alla resiliente Chloe Dygert (Usa), che era rientrata con una sontuosa azione, e solo bronzo per Elisa Longo Borghini: l'azzurra ha dato tutto, con degli attacchi a ripetizione, ma non va oltre il terzo posto. Peggio l'Olanda che, dopo una tattica suicida in cui Vollering e Vos (di fatto) si sono attaccate a vicenda, resta a bocca asciutta. 

"Per prima cosa, condoglianze alla famiglia di Muriel Furrer, è qualcosa che non vorremmo mai vedere: questo è un titolo per me ma anche per lei", ha detto Kopecky dopo l'arrivo. 

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