La commissione valanghe altoatesina ha considerato eccessivamente elevato il pericolo costringendo gli organizzatori a pensare a un nuovo percorso che comprenda un passaggio in Svizzera
di Marco Cangelli© Getty Images
Il Giro d'Italia perde uno dei suoi grandi protagonisti: il Passo dello Stelvio. L'eccessiva presenza di neve rende troppo pericoloso il passaggio su quella che sarebbe dovuta essere la Cima Coppi costringendo gli organizzatori a cambiare i propri piani in vista della sedicesima tappa con partenza da Livigno e arrivo a Santa Cristina Val Gardena. Nonostante il grande lavoro per svolto per sgombrare le strade dalla neve, il pericolo di valanghe sarebbe troppo elevato e il tempo di transito sarebbe eccessivamente elevato per scongiurare rischi.
“Sullo Stelvio il pericolo valanghe è troppo elevato- ha spiegato Olaf Reinstadler, presidente della locale commissione valanghe -. Il problema non è la strada, ma lo sono i pendii sovrastanti che sono ancora pieni di neve e con le temperature elevate di questi giorni si possono verificare distacchi spontanei”.
Chiaramente sarà necessario attendere l'ufficializzazione degli organizzatori, ma quest'ultimi stanno già valutando un possibile piano B che conduca all'Umbrailpass (nuova Cima Coppi a 2503 metri e considerato da molti come il versante svizzero dello Stelvio), discesa verso la Val Monastero e rientro in Italia dal Passo Tubre, dal quale si entrerebbe in Val Venosta. Poi la frazione tornerebbe sul percorso originario a Spondigna per concludersi alle pendici del Monte Pana, in Val Gardena, sopra Santa Cristina.
Da questo punto di vista bisognerà sondare la volontà delle autorità elvetiche che avevano negato l'accesso alla Forcola di Livigno per il costo eccessivo necessario per mettere in sicurezza il percorso della quindicesima tappa con arrivo proprio a Livigno.