Il britannico scatta negli ultimi chilometri e brucia tutti sulla storica e leggendaria salita, il leader della corsa resta il danese
Storico Tom Pidcock sulla leggendaria Alpe d’Huez: su una delle salite più significative e storiche del Tour de France, il corridore della Ineos Grenadiers conquista la dodicesima tappa dopo una frazione estenuante e un’azione finale da fenomeno. Il britannico lascia tutti sul posto all’inizio della pendenza, bravo anche l’italiano Ciccone che crolla solo negli ultimi chilometri. La maglia gialla da leader della classifica resta a Vingegaard.
Capolavoro di Tom Pidcock nella dodicesima tappa del Tour de France 2022: sulla mitica Alpe d’Huez, scenario delle più grandi imprese della corsa francese e da sempre sede storica di vittorie memorabili, è il corridore britannico della Ineos Grenadiers a mettere il proprio nome nel firmamento del ciclismo mondiale. Un trionfo in grande stile dopo una frazione durissima ed estenuante, 165 chilometri con partenza da Briancon, mentre la maglia gialla resta sulle spalle del danese Vingegaard che resiste alle insidie di Pogacar. Dopo le fatiche dell’undicesima tappa, la frazione odierna parte in sordina con lunghe fasi di studio e pochi attacchi. Il gruppo maglia gialla se la prende con estrema calma e non forza l’andatura, otto fuggitivi spingono sulla Croix de Fer: ci sono anche l’italiano Giulio Ciccone, che passa per primo, e il pluricampione del Tour Chris Froome. Insieme a loro Pidcock, Powless, Meintjes, Perez, Goossens e Schonberg. Quando inizia l’Alpe d’Huez, la terribile e storica salita con pendenze fino al 12%, sempre Ciccone e Froome sognano l’impresa mentre il plotone dista ormai oltre sei minuti e Vingegaard e Pogacar rinunciano all’inseguimento. E’ quindi un affare tra i corridori di testa, nel frattempo scesi a cinque, con l’azzurro che se la vede con Meintjes, Perez, Froome e Pidcock. Il quintetto si dà il cambio in testa, Ciccone si alza spesso sui pedali, il primo a scattare è Pidcock e lascia tutti sul posto a dieci chilometri dal traguardo. La pendenza è devastante, l'azzurro resta indietro mentre Froome ci prova con l’esperienza ma le gambe non rispondono. Pidcock crea un solco sempre più grande, ormai è lanciato e sembra non sentire la fatica, gli altri arrancano e allora l’impresa è tutta sua con passerella trionfale tra due ali di folla urlante. Domani tredicesima tappa, 193 chilometri da Le Bourg d’Oisans e St Etienne.