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Lo sloveno conquista la sua terza Grande Boucle ed entra nella storia: doppietta Giro-Tour, risultato che mancava dal successo di Marco Pantani nel 1998. Completano il podio Vingegaard ed Evenepoel
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Chi si aspettava un epilogo diverso, nell'ultima tappa, è rimasto deluso. Tadej Pogacar "spiana" anche la cronometro che portava la corsa dal Principato di Monaco a Nizza, rifilando un distacco-monstre ai suoi rivali. Lo sloveno chiude col tempo di 45'24", precedendo di 1'03" Jonas Vingegaard e di 1'14" Remco Evenepoel. I due lo accompagneranno anche sul podio del suo terzo Tour de France, dominato con sei vittorie di tappa e la doppietta col Giro.
A Nizza vince il più forte di questo Tour de France, che piazza la sesta sinfonia sulle strade di casa: la città francese ospita Tadej Pogacar da anni ed ospita l'ultimo show di una Grande Boucle dominata. Sin dal primo metro della cronometro conclusiva, 33.7km dal Principato di Monaco a Nizza con le salite di La Turbie (8.1km al 5.6%) e del Col d'Eze (1.6% con punte al 12%) inframmezzate dai tratti in discesa e pianura, lo sloveno ha un ritmo insostenibile per tutti. Sono sette i secondi di margine su Vingegaard al primo intermedio, che diventano 24" nel secondo e 1'04" nel terzo. Un distacco che, complici i festeggiamenti nei pressi dell'arrivo, non cambia nella corsa verso Nizza. Pogacar "spiana" la cronometro e chiude col tempo di 45'24", precedendo di 1'03" Jonas Vingegaard e di 1'14" Remco Evenepoel, i due corridori che lo affiancano sul podio del Tour de France. Si tratta del terzo successo nella Grande Boucle per lo sloveno, che conquista sei successi di tappa come al Giro ed eguaglia Marco Pantani: sua la doppietta Giro-Tour, che mancava dal 1998 e dal Pirata.
Pogacar chiude così un Tour de France dominato, con una tappa incredibile per il ritmo messo in gioco, pari a quello mostrato nei giorni scorsi in salita. Lo sloveno alzerà dunque il trofeo del Tour de France sul podio di Nizza, rifilando distacchi-monstre a tutti i rivali: 6'17" a Vingegaard e 9'18" ad Evenepoel, quasi venti minuti al quarto. La top-5 si completa infatti con Joao Almeida, compagno di Pogi, che chiude a 19'03" precedendo Landa (+20'06"): top-10 per Adam Yates (+24'07"), Carlos Rodriguez (+25'04"), Matteo Jorgenson (+26'34"), Derek Gee (+27'21") e Santiago Buitrago (+29'03"). Sfuma il sogno di chiudere nei dieci per Giulio Ciccone, che perde oltre due minuti dal colombiano ed è 11° nella generale: per lui un distacco di 30'42". Erano già state assegnate le altre maglie della Grande Boucle: maglia verde (classifica a punti) per Biniam Girmay, maglia bianca (miglior giovane) per Evenepoel, maglia a pois e premio di super-combattivo per Richard Carapaz. Con una curiosità: la crono odierna ha sancito l'ultimo posto (e la virtuale maglia nera) per Mark Cavendish, nell'anno del record di vittorie superando Merckx.