Lo sloveno piazza lo scatto decisivo a 18 chilometri dall'arrivo e fa il vuoto: è la sua ottava Classica Monumento. Ottavo posto per Ganna
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Voluta, studiata, centrata. Tadej Pogacar si regala una vittoria da assoluto campione al Giro delle Fiandre 2025, tornando sul trono della Ronde a due anni di distanza dall’ultima volta. Lo sloveno piega il grande rivale di giornata, Mathieu van der Poel, “vendicando” così la sconfitta patita nell’ultima Milano-Sanremo: l’olandese si deve accontentare del 3° posto, Pedersen è invece 2°. Decisivo l’attacco di Tadej ai -18, dopo una corsa generosissima. Ottavo posto per Filippo Ganna, decimo Ballerini.
LA CORSA
Giunto alla sua 109ª edizione, il Giro delle Fiandre 2025 prevede 269 km da percorrere tra muri, pavé e panorami inconfondibili, con la partenza da Bruges e l’arrivo a Oudenaarde. Il sole splende nel cielo belga e la prima fase della corsa, quella più pianeggiante, è contraddistinta dai classici attacchi e tentativi di fuga. A centrare quella più efficace sono otto corridori: lmar Reinders (Jayco AlUla), Alessandro Romele (XDS Astana Team), Connor Swift (Ineos Grenadiers), Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling Team), Marco Haller (Tudor Pro Cycling Team), Victor Vercouillie (Flanders Baloise), Timo Roosen (Picnic PostNL) e Sean Flynn (Picnic PostNL) si staccano dal resto del gruppo quando mancano però ancora oltre 200 km al traguardo. I big restano invece al coperto in attesa delle salite, gestendo un ritardo che si stabilizza intorno ai quattro minuti rispetto ai fuggitivi. Una grande presenza di pubblico accompagna i corridori alla prima ascesa sull’Oude Kwaremont, mentre a 126 km dall’arrivo Mathieu van der Poel (Alpecin Deceuninck) si ritrova steso a terra. L’olandese resta infatti coinvolto in una caduta a centro gruppo, ma riesce rapidamente ad alzarsi e a riportarsi a contatto grazie ai compagni di squadra. Coinvolti nell’incidente sono anche due gregari di Pogacar, ovvero Jonathan Narvaez e Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG).
Il gap tra fuggitivi e inseguitori si abbassa quindi sotto i due minuti a poco più di 100 km dalla fine, mentre tra gli italiani si portano all’attacco Davide Ballerini (XDS – Astana Team), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e, soprattutto, Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). Si movimenta dunque la corsa, con il gruppo di testa composto ora da quattordici corridori, con un minuto di vantaggio su tutti gli altri. Si stacca poi Alessandro Romele, uno dei primi fuggitivi, mentre Pogacar, van der Poel e van Aert si attivano a 55 km dal traguardo. Come spesso accade, lo sloveno è il primo ad attaccare, con l’olandese e il belga che rispondono però presenti, così come anche Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a bike) e Mads Pedersen (Lidl-Trek). Ganna giunge per primo al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont, mentre Van der Poel accelera sul Paterberg, non riuscendo però ancora a staccare i rivali. La corsa entra nella sua fase più calda e si incendia definitivamente a 40 km dall’arrivo: recuperati Ganna e Trentin sull’iconico pavé del Koppenberg, Pogacar prende poi la testa della Ronde e prova a fiaccare i rivali a suon di attacchi. A reggere il ritmo del campione del mondo in carica sono solo altri due iridati come van der Poel e Pedersen, mentre si stacca van Aert sul Taaienberg. Pogacar è il solito generoso e attacca per l’ennesima volta sul Kruisberg: a ruota gli resta soltanto van der Poel.
Il duo Tadej-Mathieu rallenta però a 23 km dal traguardo, permettendo il rientro di van Aert, Pedersen e Jasper Stuyven (Lidl-Trek). Il quintetto procede compatto fino ai -18, quando Pogacar fa il vuoto sull'Oude Kwaremont: lo sloveno abbassa la testa e scatta per la quinta volta, lasciando sul posto tutti i colleghi. Il fenomeno della UAE viene spinto dalla folla che fa da splendida cornice all’evento e si mette a gestire una dozzina di secondi di vantaggio sui quattro inseguitori. Si torna poi sul Paterberg e il distacco si amplia. Pogacar si gode quindi in solitaria gli ultimi dieci chilometri in pianura e taglia per primo il traguardo: lo sloveno si conferma un vero “cannibale”, vincendo il secondo Giro delle Fiandre della sua carriera (il primo fu nel 2023) e la sua ottava classica Monumento. Pedersen chiude invece secondo (+1’01”), seguito dal terzo posto di van der Poel. Il danese e l’olandese battono van Aert e Stuyven nella volata finale a quattro. Ganna è il migliore degli italiani con il suo ottavo posto (+2’19”). Top 10 anche per Ballerini.