Il 23enne milanese è stato sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo esser stato fermato in aeroporto al rientro da un periodo di allenamento in Colombia
di Marco Cangelli© Getty Images
Si respira un clima di incertezza e di delusione nel ciclismo italiano che, alla vigilia dei Campionati Nazionali, deve far i conti con un'assenza importante. In Toscana non sarà presente Andrea Piccolo, licenziato con effetto immediato dall'EF Education-EasyPost e sospeso cautelarmente dal Tribunale Nazionale Antidoping per "possesso di una sostanza o di un metodo proibiti" e "uso o tentato uso di una sostanza o di un metodo proibiti".
Il 23enne milanese, di rientro da un periodo di allenamento in Colombia dopo l'infortunio patito al Giro d'Italia, sarebbe stato fermato alla dogana al rientro nel Bel Paese in quanto sospettato di esser in possesso di un ormone della crescita. A confermarlo è stato il general manager della squadra americana Jonathan Vaughters che, in un'intervista rilasciata alla testata online Escape Collective, ha mostrato i messaggi ricevuti dal giovane talento tricolore. “Jonathan, ti parlo sinceramente perché ho perso già tutto e ne sono consapevole. Ho portato quattro farmaci dalla Colombia che non voglio nominare e mi assumo la responsabilità per questo. Li hanno trovati e confiscati all’aeroporto. Cercherò di risolvere questo problema, perché non sono risultato positivo a nessuna sostanza".
Piccolo era già stato sospeso in realtà dall'EF lo scorso marzo dopo aver assunto un sonnifero non approvato dal team, ma comunque autorizzata dalla Federazione Internazionale, motivo per cui la squadra aveva deciso di propendere per una sospensione temporanea e un'ammenda pecuniaria. Il lombardo era però rientrato alla Corsa Rosa dove si era messo in luce in diverse fughe prima di ritirarsi nel corso della diciannovesima tappa a causa di una caduta in discesa.
“EF Pro Cycling ha risolto il contratto di Andrea Piccolo con effetto immediato. Piccolo è stato sospeso internamente, senza essere stipendio a marzo, dopo aver assunto un sonnifero non approvato dal team, nonostante fosse legale. La squadra ha segnalato immediatamente l’utilizzo alla UCI, ma a causa di motivi legali relativi al contratto standard del corridore, in quel momento non è stato possibile rescindere il contratto. Dopo aver scontato la squalifica è tornato alle competizioni al Giro d’Italia - ha spiegato la compagine con un comunicato -. Il 21 giugno, Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane al suo ingresso nel Paese perché sospettato di trasportare l’ormone della crescita. La nostra squadra coopererà pienamente con qualsiasi indagine sulla questione e invitiamo Andrea a essere sincero e aperto con le autorità antidoping“.