Il britannico della Deceuninck-Quick Step trionfa a Carcassonne nella tredicesima frazione ed entra nella storia: 34 vittorie di tappa nel Giro francese. Pogacar rimane maglia gialla
La Nimes-Carcassonne (219 km) sarà ricordata come la tappa che consente a Mark Cavendish di eguagliare il record di 34 vittorie al Tour de France, detenuto fino a oggi in solitaria da Eddy Merckx. Il britannico della Deceuninck-Quick Step batte in volata Morkov e Philipsen ed entra nella storia del ciclismo. Quarto successo in questa edizione del Giro francese per lui. Maglia gialla ancora addosso a Tadej Pogacar. Simon Yates si ritira dopo una caduta.
Sicuramente si aspettava che prima o poi questo record sarebbe arrivato (anche se forse non lo ammetterà mai). E così Mark Cavendish eguaglia uno splendido primato: 34 vittorie di tappa al Tour de France come solamente Eddy Merckx aveva fatto prima di lui. Non solo: ma in questa edizione del Giro francese cala anche un meraviglioso poker al termine di un’altra straordinaria volata finale. Si parte con la fuga di tre uomini: all’attacco vanno Goldstein (Israel), Sean Bennett (Qhubeka NextHash) e, a sorpresa, Pierre Latour (Total Energies). Dietro c’è la solita Deceuninck Quick Step a fare l’andatura. A 65 km dall’arrivo, però, Latour e Goldstein staccano Sean Bennett, mentre in gruppo Gilbert e Aranburu provano ad evadere. La Deceuninck spegne però i bollenti spiriti, con Alaphilippe e Asgreen a chiudere su questa azione. Maxi caduta a circa 60 km dal traguardo, con alcuni corridori che finiscono nel fossato.
Ci sono Kragh Andersen, Geraint Thomas, Majka, Simon Yates e Küng tra gli altri; giù anche i velocisti Bouhanni e Cees Bol. Per fortuna ripartono quasi tutti, tranne Roger Kluge (Lotto Soudal), l’ultimo della classifica generale, e il duo della BikeExchange Simon Yates-Lucas Hamilton, i quali dicono addio alla Grande Boucle. Intanto la fuga viene neutralizzata, ma dopo una decina di chilometri torna ad esserci invece corsa vera con l’attacco di Quentin Pacher, ripreso poi ai -19. Cominciano i ventagli. Prima Daniel Oss per Kelderman, poi Kwiatkowski per Carapaz e van Aert per Vingegaard. Ai -5 km cominciano le operazioni di preparazione della volata: tutti ci vogliono provare. Bouhanni tenta il dispetto a Cavendish e si mette alla ruota di Morkov, ma Ballerini avanza un poco creando un buco, in modo da far risistemare la situazione dietro. Strategia perfetta, perché Morkov prende Cavendish e volano verso il traguardo. Il britannico chiude primo, il danese addirittura secondo, con Philipsen terzo, e la storia è riscritta. La classifica generale non cambia. Cannonball entra ufficialmente nella storia del ciclismo.