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Tirreno-Adriatico: la quinta tappa è di Roglic, lo sloveno è il nuovo leader

Bis per il capitano della Jumbo-Visma, che precede Ciccone e Geoghegan Hart allo sprint. L'arrivo in salita di Sarnano-Sassotetto è suo, e anche la maglia azzurra. Decisivi gli abbuoni

10 Mar 2023 - 16:53
 © ipp

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Il forte vento condiziona la tappa-regina della Tirreno-Adriatico, partita da Morro d'Oro per arrivare a Sarnano-Sassotetto dopo 168km e un'ascesa finale di 13.1km al 7.4% di media. Sulla salita conclusiva tenta lo scatto Damiano Caruso, ma l'azione di Mas e Ciccone riporta sotto i migliori della generale e si arriva allo sprint. Qui la spunta Roglic, che precede l'abruzzese e Geoghegan Hart. Lo sloveno è il nuovo leader della corsa, con 4" su Kämna.

Primoz Roglic si ripete nel secondo arrivo in salita della Tirreno-Adriatico, trionfando a Sarnano-Sassotetto e prendendosi la maglia azzurra di leader della classifica generale. La quinta frazione è la più importante della corsa. 168km totali, con le salite di San Ginesio (5km al 3.7%) e Gualdo (4.8km al 5.5%) a precedere l'ascesa finale: 13.1km al 7.4% di media, con punte al 14%. Le condizioni-meteo al limite, con la pioggia e il forte vento, spingono però la direzione gara a tagliare gli ultimi 2.5km e accorciare la tappa. C'è subito una fuga, con sette uomini all'attacco: Perez (Cofidis), Fetter (Eolo), Guglielmi (Arkea), Stork (Dsm), Stybar (Jayco), Ballerini (Quickstep) e Simmons (Trek) sono i fuggitivi di giornata, con quest'ultimo che si rialza subito. Il sestetto rimasto, invece, mantiene a lungo due minuti e mezzo di vantaggio, prima che l'accelerazione impressa dall'Ineos e dalla Bora riduca il margine a meno di un minuto. Il ricongiungimento avviene ai -30km e si alza nuovamente il vento contrario, che riduce la velocità dei corridori.

Non succede nulla fino alle rampe più dure della salita verso Sassotetto, col cambio di ritmo dell'Uae. Cedono Lutsenko, Alaphilippe ed altri passisti, mentre scatta Damiano Caruso: il siciliano si muove ai -4km, guadagna 23" e sogna. Il gruppo non si organizza fino ai -1.5km, quando partono Mas e Ciccone, annullando l'attacco dell'italiano: perdono qualcosa Roglic e Kämna, ma Kelderman li riporta sotto. Si arriva così allo sprint con una quindicina di corridori, e la spunta ancora lo sloveno: Primoz Roglic fa il bis, precedendo Ciccone e Geoghegan, e si prende anche la maglia azzurra di leader della Tirreno-Adriatico. Ora guida con 4" su Kämna (quinto oggi) e 12" su Almeida in una classifica cortissima, coi primi dieci racchiusi in 31". Domani lo sloveno dovrà difendersi sulle ultime asperità, i temutissimi muri marchigiani, nei 193km con partenza ed arrivo a Osimo: un circuito di 34.2km, da ripetere tre volte nelle fasi conclusive della tappa con durissimi saliscendi, attende i corridori.

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