Il ciclista belga costretto al ritiro avvisa su Twitter: "Non vedo l'ora di tornare, la prossima vittoria avrà un sapore speciale"
Cade in una scarpata, torna sulle sue gambe, monta sulla bici e pedala per 60 km con un ginocchio rotto. Sembra un'impresa eroica, eppure Philippe Gilbert l'ha fatto. Il corridore belga, protagonista di una paurosa caduta in una scarpata ieri, nel corso della 16ª tappa del Tour de France, dopo qualche attimo di paura è tornato sul ciglio della strada senza ferite troppo evidenti, quindi è salito sulla bicicletta per concludere la gara.
Al traguardo gli hanno consegnato il numero rosso, simbolo di uomo combattivo della giornata, poi lo hanno subito visitato constatando lesioni serie al ginocchio con emartrosi. In seguito ad accertamenti, svolti in un ospedale di Tolosa, è stata confermata la diagnosi di frattura alla rotula, che ha costretto il ciclista della Quick-Step al ritiro.
Gilbert ha voluto condividere il momento su Twitter. Prima un videomessaggio in cui ha ringraziato tifosi e corridori, aggiornandoli sulle proprie condizioni fisiche e annunciando il dispiacere per aver lasciato il Tour in questo modo: "Non è così che avrei voluto finire. Starò lontano dalla bici per qualche settimana, circa quattro o cinque spero. Non vedo l'ora di rientrare a casa, iniziare la riabilitazione e rimettermi in forma. Penso che la prossima vittoria avrà un sapore speciale per me. Spero di tornare presto".
Thank you all for the support after yesterday’s crash. I have done everything I could to continue in @LeTour, but unfortunately it’s not longer possible with a fracture of the patella. As always I will come back stonger! #TourDePhil #TDF2018 pic.twitter.com/FVobfmxhfz
— PHILIPPE GILBERT (@PhilippeGilbert) 25 luglio 2018
Poi una fotografia che ritrae la netta differenza tra le due ginocchia, commentata con una didascalia: "Quando hai un ginocchio rotto e decidi di continuare a pedalare per altri 60 km".
When you have a broken knee cap and decide to keep going for another 60km pic.twitter.com/cGoidtQH3w
— PHILIPPE GILBERT (@PhilippeGilbert) 25 luglio 2018