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Tour de France, 20a tappa: Pogacar è ingiocabile, quinta vittoria e Grand Boucle in pugno

Lo sloveno batte Vingegaard negli ultimi metri e registra il quinto successo: domani la crono per incoronare Tadej

20 Lug 2024 - 18:57
 © Getty Images

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Ingiocabile, insaziabile, indomabile. Tadej Pogacar trionfa ancora una volta nella ventesima tappa del Tour de France 2024, battendo Jonas Vingegaard negli ultimi metri in cima a Col de la Couillole. Terzo posto per la maglia a pois Richard Carapaz. Lo sloveno risponde agli attacchi di Evenepoel e del danese negli ultimi chilometri, rimane con il suo rivale e lo batte in volata. Domani la cronometro per la storica doppietta Giro-Tour. 

Sempre e solo Tadej Pogacar, protagonista assoluto di questo Tour de France 2024. Lo sloveno della UAE Emirates trionfa a Col de la Couillole davanti al suo storico rivale Jonas Vingegaard del team Visma-Lease a Bike e a Richard Carapaz della EF Education – EasyPost. Sul Col de Braus, la prima salita di giornata, arrivano i primi attacchi: la squadra di Tadej Pogacar prova ad impedire una fuga ricca di uomini di classifica, facendo però già parecchia selezione con il proprio ritmo. A 80km dal traguardo inizia a formarsi un gruppetto di sette battistrada, con Pogacar e il suo team (e gli altri del plotone) che lasciano scappare via i fuggitivi: si tratta della maglia a pois Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), Marc Soler (UAE Emirates Team), Jan Tratnik e Wilco Keldermann (Team Visma | Lease a bike), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Enric Mas (Movistar Team) e Romain Bardet (Team DSM-firmenich PostNL). Il gruppo rimane a circa quattro minuti di distacco, con gli uomini della Soudal-QuickStep (squadra di Evenepoel) a gestire il ritmo. I Wolfpack riescono a rosicchiare un circa un minuto alla fuga, arrivando ai piedi dell’ultima salita (Col de la Couillole) con tre minuti scarsi di ritardo. Negli ultimi dieci minuti i soliti Carapaz e Mas iniziano davanti alla corsa ad attaccarsi e contrattaccarsi, ma i tre big della classifica generale (Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel) si avvicinano notevolmente: il belga attacca ma i due vincitori degli ultimi quattro Tour rispondono, con il danese che rilancia e crea il vuoto (assieme allo sloveno, pronto a ruota). Pogacar e Vingegaard riprendono inesorabilmente Mas e Carapaz, ma la maglia a pois riesce a restare ancorata ai due giganti. Nell’ultimo chilometro Pogacar dà il via alla volata, Vingegaard non risponde e lo sloveno mette a segno la quinta vittoria in questa Gran Boucle. Tadej raggiunge lo storico traguardo di 11 vittorie tra Giro d’Italia e Tour de France nella stessa stagione, record di Eddy Merckx, aumentando il suo vantaggio in classifica a 5’14’’ su Vingegaard e 8’04’’ su Evenepoel. Domani, salvo clamorosi colpi di scena, Pogacar coronerà la storica doppietta Giro-Tour: l’ultimo a riuscirci è stato Marco Pantani nel 1998 (anno di nascita dello stesso Pogacar). 

POGACAR: "5 VITTORIE? COSE DI UN ALTRO MONDO"

"Cinque vittorie, se qualcuno me lo avesse detto prima del Tour non ci avrei creduto. Sono cose di un altro mondo, sono davvero felice". Così lo sloveno Tadej Pogacar commenta il successo nella ventesima tappa del Tour de France, dopo essere passato sotto il traguardo alzando al cielo la mano destra con tutte le dita distese. "Mi voglio solo divertire in questa tappa", aveva detto prima della partenza da Nizza e replicando a chi lo accusava di essere 'avido' aveva risposto: "Questo è il Tour, non è una passeggiata nel bosco e tutti vogliono vincere le tappe". 

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