Colpo doppio per l'australiano della Bora, vincitore dello scorso Giro, che vince a Laruns e guadagna su tutti i big. Vingegaard attacca e rifila 1'04" allo sloveno
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Succede di tutto nella 5a tappa del Tour de France, con la corsa che s'infiamma sul Col de Marie Blanque. Mentre Jai Hindley s'invola in solitaria verso il colpo doppio che lo porterà a vincere la tappa e prendersi la maglia gialla, Jonas Vingegaard attacca e stacca Tadej Pogacar. Lo sloveno non reagisce e perde 1'04" dal rivale, alla vigilia del primo arrivo in salita a Cauterets-Cambasque. Una tappa che prevederà Aspin e Tourmalet.
La 5a tappa del Tour de France regala i primi colpi di scena: Jai Hindley vince e si prende la maglia gialla, Vingegaard stacca Pogacar e rifila oltre un minuto allo sloveno, apparso in difficoltà. Si inizia a salire davvero nei 162.7km da Pau a Laruns. Col de Soudet (15.2km al 7.2%) e Col d'Ichere (4.2km al 7%) sono il preludio al Col de Marie Blanque: 7.7km all'8.6% con una seconda parte che mostra punte al 13.5% e precede un tratto in discesa e falsopiano verso l'arrivo. Partono all'attacco in 36, in una fuga che presenta nomi di altissimo profilo: Martinez (Ineos), Madouas (FdJ), Chaves e Uran (Ef), Alaphilippe (Quick Step), Hindley e Buchmann (Bora, van Aert (Jumbo) e il nostro Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Il gruppo lascia un massimo di quattro minuti e iniziano subito le scaramucce, con van Aert e Ciccone molto attivi. L'azzurro viene beffato da Gall sul primo Gpm, mentre sul secondo si muove Neilands (Israel) che guadagna una trentina di secondi, prima di essere riacciuffato da van Aert e Alaphilippe. Questo terzetto resta davanti fino al Col de Marie Blanque, dove attaccano Felix Gall e Jai Hindley, che staccano i compagni di fuga. Il vincitore del Giro 2022 alza ancora il ritmo e s'invola da solo, da maglia gialla virtuale, mentre dietro di lui succede di tutto.
L'Uae sembra lavorare per un attacco di Pogacar, poi sfila all'improvviso ed entra in gioco la Jumbo-Visma, che ferma van Aert per dare l'accelerazione decisiva. Restano in pochissimi nel gruppo dei big, poi Kuss riduce tutto a tre unità: lui stesso, Vingegaard e lo sloveno. L'attacco è del detentore del Tour de France, che lascia sul posto uno spento Pogacar, che scollina a 40" dal rivale. Hindley resiste in discesa, nonostante lo scandinavo trovi sulla sua strada Gall, Ciccone e Buchmann. Colpo doppio per l'australiano, che vince a Laruns con 32" su Ciccone, Buchmann e Gall, mentre Vingegaard non sprinta e chiude a 34". Pogacar arriva a 1'38" con Skjelmose e gli Yates, mentre Bernal affonda a 3'21". Viene riscritta completamente la classifica del Tour: Hindley guida con 47" su Vingegaard e 1'03" su Ciccone, che precede Buchmann (1'11"), Adam Yates (1'34") e Pogacar, ora a 1'40". Domani la prova della verità per lo sloveno, chiamato al riscatto nei 144.9km da Tarbes a Cauterets-Cambasque: oltre al primo arrivo in salita del Tour, con un ultimo tratto che presenta punte all'11%, la corsa affronterà gli iconici Aspin e Tourmalet.