Il francese vince in solitaria dopo 139 km in fuga. Lo sloveno attacca sull'ultima salita e guadagna 38" sulla maglia gialla
Nell'ottava tappa del Tour de France, con partenza da Cazères-Sur-Garonne e arrivo a Loudenvielle, Nans Peters si impone in solitaria, al termine di una fuga iniziata dopo due chilometri di gara. Tra gli uomini di classifica, in grazia Tadej Pogacar: dopo la débacle di ieri, lo sloveno attacca sulle ultime rampe del Col de Peyresourde, stacca tutti gli altri big e recupera 38" sulla maglia gialla, che rimane sulle spalle di Adam Yates.
La prima tappa pirenaica della Grande Boucle va a Nans Peters (AG2R), che vince dopo una fuga di 139 chilometri. Tra i big, invece, scoppia la bagarre nel finale e Tadej Pogacar (UAE Emirates) rientra in classifica dopo aver perso terreno nella tappa di ieri. L'ottava frazione del Tour de France si caratterizza infatti per l'evasione di 13 unità dopo due chilometri dal via.
Il gruppo lascia fare e fino ai -56 dal traguardo i fuggitivi rimangono compatti. Poi, però, le fatiche accumulate durante la tappa si fanno sentire: sono 141 i chilometri da percorrere, con tre GPM impegnativi. Si tratta del Col de Menté (6,9 km all'8,1%), il Port de Balès (11,7 km al 7,7%) e il Col de Peyresourde (9,7 km al 6,8%). Sulla seconda salita, il fuggitivo Quentin Cousin (Team Total Direct Energie) scatta, ma viene riacciuffato dopo qualche chilometro. Dunque attaccano Ilnur Zakarin (CCC), Pacher (Team Total Direct Energie) e Peters. L'alfiere della B&B Hotels, però, si stacca e davanti restano in due.
Il russo, tuttavia, perde contatto con il francese in discesa: le sue note difficoltà quando la strada scende consentono a Peters di restare solo in testa alla corsa fino all'arrivo. Il Port de Balès è fatale anche a Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): il francese ha problemi fisici e si stacca dal gruppo maglia gialla. Simbolo del primato che rimane sulle spalle di Adam Yates (Mitchelton-Scott), che però traballa: quando il Col de Peyresourde si fa più duro, Tadej Pogacar (UAE Emirates) scatta in faccia a tutti gli altri big ai -14. Tra le teste di serie, quindi, si scatena la bagarre: Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Nairo Quintana (Team Arkéa) allungano a loro volta. Yates perde terreno, ma nella discesa che porta al traguardo il gruppo dei migliori si ricompatta e il britannico si salva. Solo la maglia bianca resta davanti, guadagnando 38" in classifica generale.
Infine, note dolenti per la truppa italiana: nei primi chilometri della tappa si ritira Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) a causa di un problema al ginocchio. Primo azzurro al traguardo è Damiano Caruso, 21°.