Sul leggendario pavé della Parigi-Roubaix succede di tutto, ma alla fine il belga conserva con le unghie e con i denti la leadership provvisoria dopo la quinta tappa. Grande giornata per Pogacar
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È Simon Clarke a trionfare ad Arenberg Porte du Hainaut ma, di fatto, la giornata della quinta tappa del Tour de France 2022 è favorevole a Tadej Pogacar. Il due volte vincitore della Grande Boucle attacca sul pavé che caratterizza la Parigi-Roubaix e capitalizza al massimo le sfortune dei rivali, avvicinandosi sensibilmente a una maglia gialla che resta, sì, sulle spalle di Wout Van Aert, ma ora ci sono anche Powless e Boasson Hagen a tallonarlo.
I 157 chilometri della tappa odierna del Tour de France (la quinta di questa edizione) risultano affascinanti e avvincenti come da pronostico della vigilia. Nella frazione vinta da Simon Clarke, il pavé, scenario classico della Parigi-Roubaix, mette in difficoltà molti, maglia gialla compresa. Wout Van Aert riesce a difenderla con 13 secondi di vantaggio su Neilson Powless, che già ormai se la pregustava sul traguardo di Arenberg Porte du Hainaut, ma lo strappo finale del danese è stato determinante e lo statunitense si deve accontentare così della seconda posizione in graduatoria. I vari problemi meccanici e alcune cadute contribuiscono alla selezione dei corridori. Tanti big pagano dazio in quella che si sapeva sarebbe stata una frazione spartiacque di questa edizione della Grande Boucle. La classifica generale esce stravolta ben prima che le montagne vere facciano capolino sulla corsa a tappe francese.
Tadej Pogacar fa nuovamente il fenomeno. Il vincitore degli ultimi due Tour de France mette il turbo sulle pietre, mentre due dei suoi avversari più temibili fanno i conti con alcune criticità e si staccavano: il danese Jonas Vingegaard (secondo lo scorso anno) e lo sloveno Primoz Roglic (secondo due anni fa) lasciano sul piatto secondi importanti. Geraint Thomas e Nairo Quintana tengono il passo dello sloveno almeno fino a 18 km dal traguardo, quando il balcanico si rende protagonista di una nuova accelerazione insieme a Stuyven. Pogacar, alla fine, guadagna una dozzina di secondi su Thomas, Quintana e Vingegaard e si porta a -19 secondi (ora è quarto, alle spalle di Edvald Boasson Hagen) da Van Aert. Roglic sprofonda a oltre due minuti. Damiano Caruso giunge all’arrivo insieme a Vingegaard e resta in corsa per un piazzamento di rilievo.