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Tour de France: Firenze è pronta a ospitare il duello fra Pogacar e Vingegaard, Bettiol e Ciccone guidano la spedizione azzurra

La corsa a tappe, che prenderà il via dal capoluogo toscano, vedrà lo sloveno dell'UAE Team Emirates tentare la doppietta con il Giro d'Italia a dispetto del campione uscente, al rientro dopo la caduta al Giro dei Paesi Baschi

di Marco Cangelli
28 Giu 2024 - 17:25
 © Getty Images

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Dal 1998 a oggi nessuno è più riuscito a conquistare nella stessa stagione Giro d'Italia e Tour de France. Ci hanno provato Alberto Contador e Chris Froome, ci hanno pensato Tom Dumolin e Vincenzo Nibali, ma nessuno dopo Marco Pantani è riuscito a centrare quest'impresa. Il principale indiziato per tagliare questo traguardo è Tadej Pogacar, vincitore della Corsa Rosa e grande favorito per la Grande Boucle che prenderà il via da Firenze nella mattinata di sabato 29 giugno. Lo sloveno dell'UAE Team Emirates dovrà vedersela però con il campione uscente Jonas Vingegaard che, nello scontro diretto, lo ha battuto entrambe le volte negli ultimi due anni. 

Una sfida che si animerà per la prima volta nella secolare storia della competizione gialla lungo le strade d'Italia che ospiterà le prime tappe prima di dirigersi oltralpe nella giornata di martedì 4 luglio. Se Firenze sarà chiamata a ospitare la Grande Depart, il gruppo raggiungerà nella giornata di sabato 29 giugno la Riviera Romagnola e Rimini in una frazione mossa lungo le alture del Montefeltro. La risalita verso nord porterà gli atleti lungo le strade amate dal Pirata puntando direttamente a Bologna con il primo "arrivo in salita" complice le ardue pendenze della salita di San Luca che potrebbe dare un primo scossone alla classifica generale. Terza tappa favorevole alle ruote veloci con partenza a Piacenza e arrivo a Torino prima di scavalcare le Alpi e aprire le danze per la vittoria finale con la frazione da Pinerolo a Valloire dove i big dovranno confrontarsi su salite storiche come Colle del Sestriere e Col du Galibier.

Ed è proprio lì che potremmo vedere in scena Pogacar e Vingegaard, in questo momento davanti agli avversari complice quanto visto in primavera prima che una caduta al Giro dei Paesi Baschi rischiasse di mettere a repentaglio la carriera del danese del Team Visma-Lease a Bike. I due fuoriclasse arriveranno nella città toscana con trascorsi diversi visto che il 25enne di Komenda che ha dominato il Giro prima di fermarsi e allenarsi verso il Tour. A ridosso del grande appuntamento Pogacar ha però contratto il Coronavirus subendo così un contraccolpo che si potrebbe far sentire nelle prime giornate di gara. Vingegaard ha invece dovuto svolgere un lungo periodo di recupero dalla caduta spagnola affrontando nelle ultime settimane una serie di ritiri in altura che potrebbero renderlo paradossalmente più pimpante nelle tappe iniziali, ma al tempo stesso lo potrebbe penalizzare con il passare del tempo a causa della mancanza di fondo nelle gambe. 

Chi osserva con grande attenzione quanto sta accadendo lassù sono Primoz Roglic e Remco Evenepoel, pronti a giocarsi un posto sul podio con lo sloveno della Red Bull-Bora-Hansgrohe leggermente favorito dall'esperienza nei Grandi Giri che lo ha visto imporsi sia al Giro che alla Vuelta di Spagna, oltre che supportato dall'aiuto di due luogotenenti come l'australiano Jai Hindley e il russo Aleksander Vlasov. Roglic ha inoltre conquistato il Giro del Delfinato, prova generale del Tour, tuttavia proprio in quell'occasione ha mostrato qualche limite di tenuta dovuto al rientro dai Paesi Baschi. Percorso simile, ma con esiti diversi per Eveneopel che non ha tenuto il ritmo dell'avversario nella competizione francese e che al tempo stesso si trova all'esordio nella principale corsa internazionale, motivo per cui qualora non dovesse resistere in montagna, potrebbe puntare a conquistare una tappa per la Soudal-Quick Step e affinare la forma in vista dei Giochi Olimpici

Più distanti Simon Yates (Team Jayco AlUla), Carlos Rodriguez e Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), Enric Mas (Movistar Team), David Gaudu (Groupama-FDJ) e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) che proveranno a conquistare un posto in top ten a fronte di un parterre molto esigente, soprattutto nelle squadre dei favoriti dove compaiono nomi che potrebbero inserirsi comunque nelle parti alte della classifica nonostante i compiti di gregariato. Chi invece penserà direttamente alle vittorie di giornata e, di conseguenza, alle Olimpiadi sono Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Wout Van Aert (Team Visma-Lease a Bike) che potrebbero pensare di vestirsi di giallo già la prima giornata prima di puntare alla conquista dell'oro olimpico così come al britannico Thomas Pidcock (Ineos-Grenadiers). Tra chi cercherà di esser protagonista all'inizio c'è anche Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), reduce dal successo al Campionato Italiano e pronto a guidare la piccola spedizione tricolore sulle strade di casa.

A proposito di azzurri, attenzione anche a Giulio Ciccone (Lidl-Trek) che dovrà scegliere se puntare sulla classifica generale oppure curare soltanto le tappe. Molto dipenderà se verrà ripetuto quanto visto già al Giro del Delfinato oppure se l'abruzzese deciderà di concentrarsi sulla maglia a pois, vinta lo scorso anno dopo ottime prestazioni in montagna. Su quel fronte dovrà porre attenzione al francese Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) che è uscito bene dal Giro d'Italia. 

Fra le ruote veloci il nome di riferimento sarà il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), reduce da una primavera caratterizzata dalla vittoria alla Milano-Sanremo e dal secondo posto alla Parigi-Roubaix, mentre il ruolo di antagonista potrebbe essere svolto dall'eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), l'irlandese Sam Bennett (Decathlon AG2R La Mondiale Team), il transalpino Bryan Coquard (Cofidis) e l'inglese Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) che punterà a conquistare la trentacinquesima vittoria al Tour de France e battere il record di Eddy Merckx.

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