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"Vincere il Giro insieme al Tour porta tutto in un'altra dimensione. Il prossimo obiettivo? Voglio la maglia iridata"
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"Sono davvero felice, non riesco a descrivere la mia felicità. Quest'anno è stato tutto perfetto. È qualcosa fuori da questo mondo. Ho avuto fiducia in me stesso in tutti i giorni, al Giro non era stato così. Ho avuto una grande squadra che mi ha supportato. È un successo di tutti quanti". Così Tadej Pogacar ha commentato il trionfo al Tour de France 2024, il terzo della sua carriera. "Oggi ho iniziato con una scodata, ma mi sono sentito subito forte", ha aggiunto. Poi un pensiero sulla doppietta Giro-Tour: "È incredibile. Vincere il Giro insieme al Tour porta tutto in un'altra dimensione". Infine sguardo già puntato sul prossimo obiettivo: "Voglio la maglia iridata, ma c'è ancora tempo".
TADEJ POGACAR, IL NUOVO "CANNIBALE" DEL CICLISMO
Tadej Pogacar trionfa al Tour de France dopo un assolo straordinario. Per lo sloveno dell'Uae Emirates e' il terzo successo alla 'Grande Boucle' dopo quelli del 2020 e del 2021. Una vittoria speciale che gli ha consentito di realizzare la doppietta col Giro d'Italia nello stesso anno. L'ultimo a riuscirci era stato Marco Pantani nel 1998. La storia del ciclismo si arricchisce di una nuova pagina di storia. Come avvenuto al Giro d'Italia, anche il Tour non e' mai stato realmente in discussione. Sei successi di tappa e uno strapotere fisico e tattico mai visto. Un acuto che va ad arricchire il suo palmares fatto, tra l'altro, anche di un bronzo alle Olimpiadi di Tokyo del 2020 e di un bronzo ai Mondiali di Glasgow del 2023.
Un corridore totale e generoso, forte in salita e a cronometro, capace di primeggiare anche in sprint ristretti e sullo sterrato. Un cannibale dal cuore d'oro, sempre pronto a mettersi a disposizione dei compagni di squadra. Nato a Komenda, in Slovenia, nel novembre 1998, Pogacar passa professionista nel 2019 a 21 anni e firma un contratto con la Uae Team Emirates. Gia' nel primo anno tra i grandi Pogacar dimostra di essere un predestinato. Nella primavera 2019 si aggiudica prima la Volta ao Algarve e poi, grazie al successo nella frazione con arrivo sul Mount Baldy, si prende il Tour of California, diventando il ciclista piu' giovane a vincere una gara a tappe dell'Uci World Tour.
Pogacar si rivela subito un cannibale e a giugno diventa campione nazionale a Elite a cronometro. La fame dello sloveno non conosce soluzione di continuita' e in agosto vince tre tappe alla Vuelta di Spagna. Nel 2020 il Covid ferma il mondo, ma non la ricerca spasmodica del successo che alberga nel cuore di Pogacar che partecipa al suo primo Tour de France. Lo sloveno, dopo un inizio difficile rimonta e nella penultima tappa si prende la Maglia Gialla soffiata al connazionale Primoz Roglic. Un successo, quello ottenuto alla Grande Boucle, che Pogacar ripete nel 2021, anno in cui l'altro si prende anche la sua prima classica monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi.
Il 2022 e' l'anno della sua prima Strade Bianche e della vittoria alla Tirreno-Adriatico. Il 2022 e' pero' anche l'anno della prima grande delusione dello sloveno che al Tour viene battuto da Jonas Vingegaard. Copione che si ripete nel 2023, quando Pogacar conquista il Giro delle Fiandre e il suo terzo Giro di Lombardia. Il 2024 e' l'anno in cui dimostra di essere il piu' forte per distacco. A marzo conquista, dominando, le Strade Bianche e poi la Liegi-Bastogne-Liegi. Antipasto del trionfo al Giro d'Italia. Dopo il 'Trofeo Senza Fine', Pogacar ha portato a casa anche il Tour de France. Da oggi e' nell'olimpo del ciclismo e qui restera' per sempre.