Froome cede sul Col du Portet: ora è terzo a 2’31”
La Bagneres de Luchon-Saint Lary Soulan Col du Portet, 17ª tappa del Tour de France, va a Nairo Quintana, che precede Martin (a 28”) e Thomas (a 47”), che rafforza la maglia gialla, anche perché Froome cede nel finale, chiudendo ottavo a 1’35”. Ora Thomas guida con 1’59” su Dumoulin, 2’31” su Froome e 2’47” su Roglic. Quinto Quintana a 3’30”. Domani la 18ª tappa, Trie Sur Baise-Pau, frazione di tregua prima della due-giorni decisiva.
C’era tanta attesa per la Bagneres de Luchon-Saint Lary Soulan Col du Portet, 17ª frazione del Tour de France 2018. In primis per la novità assoluta della “partenza a griglia”, con i migliori venti della classifica generale partiti con un leggero vantaggio rispetto agli altri (a loro volta partiti su linee differenti), poi per l’inedito chilometraggio, appena 65 km, a rendere la tappa odierna la più breve frazione in linea della Grande Boucle degli ultimi trent’anni. Infine, ma non certo per importanza, perché i 65 km del percorso erano strapieni di difficoltà, con ben tre salite in successione: Montée de Peyragudes (14,9 km al 6,7%), Col de Val Louron-Azet (7,4 km all’8,3%) e l’inedita ascesa finale del Col du Portet (16 km che sfiorano il 9% di pendenza media e con l’arrivo posto a 2.215 metri di quota).
LA PARTENZA A GRIGLIA - La prima novità, quella della partenza a griglia, si rivela più folcloristica che altro, visto che il gruppo si ricompatta praticamente subito. La tappa però è effervescente sin dai primissimi chilometri, anche perché la prima salita di giornata inizia praticamente cento metri dopo il via. Scatta subito l’estone Tanel Kangert, al quale si accoda il francese Edet. Alle loro spalle si stacca un altro gruppo di una ventina di unità, tra cui spiccano la maglia a pois (e doppio vincitore di tappa) Alaphilippe, Yates, Valverde e Mollema. A metà salita Alaphilippe, Herrada Lopez, Durasek e Sicard staccano gli altri contrattaccanti, mentre in testa Kangert va via da solo, con Edet che viene riassorbito. Al Gpm l’estone passa per primo con 18” su Alaphilippe, Herrada Lopez e Durasek, con gli altri inseguitori a un minuto e il gruppo dei big a tre primi. LA
FUGA A TRE - In discesa Alaphilippe e Durasse riescono a riportarsi su Kangert, formando così un terzetto ben assortito in testa alla corsa. Sul Col de Val Louron-Azet le cose cambiano poco uni testa, con il solo Durasse che perde contatto e Alaphilippe che transita per primo al Gpm rafforzando ulteriormente la propria maglia a pois, ma dietro la AG2R di Bardet mette alla frusta il gruppo dei migliori, che si riduce a una ventina di unità, con un distacco di circa due minuti dai leader. In mezzo resta un gruppetto di inseguitori, con Valverde e Pellizotti, a meno di un minuto dai due di testa.
I FUOCHI D’ARTIFICIO - Il Col du Portet dà il via ai fuochi d’artificio: Kangert stacca subito Alaphilippe, mentre al suo inseguimento Valverde si invola con Majka e Martinez. Nel gruppo dei big attacca per primo Daniel Martin, seguito da Quintana che poi prosegue e se ne va. Quando parte all’attacco Roglic (quarto della generale), Froome lo segue subito mentre Thomas e Dumoulin non ce la fanno. Roglic e Froome sembrano poter fare la differenza, ma poi Dumoulin riporta sotto gli altri big, che rientrano sul britannico e lo sloveno, formando un gruppetto di nove uomini. Intanto Quintana va a riprendere Valverde e Majka; poco dopo lo spagnolo si stacca e Quintana e Maja vanno a riprendere e staccare Kangert. Ai -6 km Quintana s’invola verso la vittoria, con alle sue spalle il solo Daniel Martin (a circa 30 secondi) a cercare di resistere, mentre tra i big, a poco più di un minuto, si stacca anche Bardet e restano in otto, dei quali ben quattro sono uomini Sky. Poi cede anche Poels: restano in sette. Ci prova ancora Roglic ma stavolta a staccarsi è Froome, che poco dopo rientra ma ormai gli altri hanno capito che è in difficoltà. Allora ai -2 km attacca Dumoulin e stavolta il quattro volte trionfatore del Tour paga dazio: con Dumoulin restano solo Thomas, Roglic e Kruijsvijk, che poco dopo però si stacca a sua volta. Quintana non molla e va a vincere la tappa con 28” su Daniel Martin e 47” sulla maglia gialla Thomas, che nel finale si toglie dalla ruota Dumoulin e Roglic (giunti a 52”) e va a prendersi anche i 4” di abbuono per il terzo posto: il Tour de France è sempre più nelle sue mani, anche perché Froome arriva solo a 1’35”, perdendo altri 52” dal compagno di squadra. Ora Thomas guida la corsa con 1’59” su Dumoulin, 2’31” su Froome e 2’47” su Roglic, mentre Quintana risale fino al quinto posto, a 3’30” da Thomas. Domani la 18ª tappa, Trie Sur Baise-Pau, frazione di tregua prima della due-giorni decisiva, con l’ultimo tampone pirenaico e la cronometro individuale, che precedono la passerella sugli Champs-Élysées.
1. Nairo Quintana (Col) in 2h21'27"
2. Daniel Martin (Irl) a 28"
3. Geraint Thomas (Gb) a 47"
4. Primoz Roglic (Slo) a 52"
5. Tom Dumoulin (Ola) st
6. Steven Kruijswijk (Ola) a 1'05"
7. Arley Bernal (Col) a 1'33"
8. Chris Froome (Gb) a 1'35"
9. Mikel Landa (Spa) st
10.Ilnur Zakarin (Rus) a 02'01"
1. Geraint Thomas (Gb) in 70h34'11"
2. Tom Dumoulin (Ola) a 1'59"
3. Chris Froome (Gb) a 2'31"
4. Primoz Roglic (Slo) a 2'47"
5. Nairo Quintana (Col) a 3'30"
6. Steven Kruijswijk (Ola) a 4'19"
7. Mikel Landa (Spa) a 4'34"
8. Romain Bardet (Fra) a 5'13"
9. Daniel Martin (Irl) a 6'33"
10.Jakob Fuglsang (Dan) a 10'31"