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Vuelta: ultimo canto di Contador

Show dello spagnolo sull'Angliru prima del ritiro, Nibali secondo in classifica generale

09 Set 2017 - 22:38

Nella penultima tappa, ultima prima della passerella madrilena, vince Contador, autore di una grande prova su uno degli arrivi più impegnativi dei tre grandi giri. Una salita "spaccagambe" di 12 km, con una pendenza media sempre oltre il 10%, che lo spagnolo ha fatto con un'agilità che nessuno ha dimostrato. Un trionfo da leone nell'ultima gara della sua vita, una tappa che consacra Froome vincitore della Vuelta 2017 con Nibali secondo.

Froome è il re della Vuelta. Ma si potrebbe dire semplicemente che è il re e basta. Dopo essersi preso il Tour de France ora ha conquistato il grande giro di Spagna con oltre 2 minuti di vantaggio sugli avversari. Un successo importante, arrivato in una Vuelta estremamente impegnativa, con tappe e pendenze complicatissime, degne di ciclisti leggendari. Leggende come Alberto Contador, capace di prendersi l'ultima gara della sua carriera al termine di una prova disumana. Il pistolero ha staccato tutto e tutti sulla salita finale di 12 km, con pendenze in grado di mettere in difficoltà perfino uno scalatore come Nibali. Un trionfo che lo spagnolo ha fortemente voluto e trovato, al termine di una prova di forza che non gli è però valsa il terzo posto in classifica generale di un soffio. Infatti, oltre a Poels e Froome, rispettivamente secondo e terzo di giornata, Zakarin è riuscito ad arrivare quarto, a soli 35' secondi da Contador, un distacco troppo lieve per permettere allo spagnolo di conquistare il gradino più basso della generale in favore del russo. D'argento lo squalo Nibali, autore di una Vuelta da applausi in cui è stato costretto a correre contro Froome, un alieno sui pedali, senza mai sfigurare. Una Vuelta di sacrificio e salite da vero squalo, sempre a tallonare il britannico, a grattargli sulla ruota posteriore e ad aspettare il minimo errore per poterne approfittare. L'errore di Froome non è però arrivato e l'italiano si deve accontentare di un secondo posto conquistato con le unghie e con i denti. Adesso manca solo la passerella di Madrid per salutare degnamente una delle Vuelta più dure di sempre e per consacrare Froome nuovo re di Spagna.

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