La prima tappa della corsa in terra iberica è vivacissima e premia il vincitore dello scorso anno. Delude il britannico della Ineos, che alza bandiera bianca alla penultima salita
La Vuelta 2020 si apre esattamente come si era chiusa l’edizione 2019, con Primoz Roglic in maglia rossa: lo sloveno della Jumbo-Visma fulmina gli avversari con uno scatto imperioso all’ultimo chilometro e arriva a braccia alzate sul traguardo del santuario di Arrate con 5” su Richard Carapaz e 7” su Dan Martin. Decimo l’azzurro Andrea Bagioli. Subito in difficoltà Chris Froome, che alla penultima salita si stacca dal gruppo dei migliori.
Primoz Roglic ricomincia là dove aveva concluso lo scorso anno: il vincitore della Vuelta 2019 va a vincere, con una frustata tanto spettacolare quanto decisiva, la prima tappa dell’edizione 2020 (da Irun al santuario di Arrate, 173 chilometri) e reindossa subito il simbolo del primato, l’ambita maglia rossa. La frazione, prima delle 18 previste dal programma ridotto causa Covid-19, prevede immediatamente quattro Gran premi della montagna, l’ultimo dei quali di prima categoria. E le scintille non mancano tra i big, con la Ineos che fa l’andatura nella penultima ascesa e, quasi paradossalmente, manda in crisi uno dei suoi due leader, Chris Froome. Il britannico, vincitore della Vuelta nel 2011 e nel 2017 (e che nel suo palmarès conta anche quattro Tour e due Giri d’Italia), perde già oltre 11 minuti e saluta sin dal primo giorno ogni chance di vittoria, consegnando a Richard Carapaz i gradi di capitano unico della Ineos.
La Jumbo-Visma, sull'ultima salita, prende in mano le redini della corsa: Sepp Kuss attacca due volte e fa da apripista allo scatto del compagno di squadra Roglic, che scatta dopo il Gpm e vola verso la vittoria, con 5" di vantaggio su Carapaz. Dietro l’ecuadoriano si classifica al terzo posto Dan Martin (Israel). Merita una menzione speciale l’azzurro Andrea Bagioli: il 21enne della Deceuninck-Quick Step è il migliore dei (pochi) italiani in gara, classificandosi al decismo posto. Se dovesse confermare la gamba nei prossimi giorni, potrebbe lottare per la maglia bianca di miglior giovane, appannaggio di Enric Mas (sesto all’arrivo) dopo la prima tappa: Bagioli è secondo a 50” nella speciale classifica.