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Della Bordella: "È stata una vera avventura, chissà se qualcuno ci riproverà"

Il nuovo itinerario sull'Aguja Val Biois aperta insieme a Mirco Grasso e Alessandro Baù

di Stefano Gatti
14 Gen 2025 - 13:01
 © Matteo Della Bordella Press Office

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La Patagonia non ha più segreti per Matteo Della Bordella ma avventure sempre nuove da tentare certamente sì! L'ex presidente dei Ragni di Lecco, alpinista accademico del CAI, e i suoi compagni di cordata Mirco Grasso e Alessandro Baù hanno completato l'apertura di una nuova via sulla parete est dell'Aguja Val Biois, situata nella zona del Fitz Roy in Patagonia, affrontando condizioni estreme. Battezzata Quién sigue?" ("Chi segue?" o "Avanti il prossimo"), la nuova via si sviluppa su una parete dallo sviluppo continuativamente verticale di quasi cinquecento metri, con difficoltà di 7a e A1, presentando un carattere avventuroso che ne ha reso l'apertura particolarmente impegnativa. 

© Matteo Della Bordella Press Office

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Per il quarantenne Della Bordella inizia ora la seconda fase della spedizione in Sudamerica, con l’attesa dell'arrivo dei sei giovani alpinisti selezionati e formati negli ultimi due anni dallo stesso Matteo e dai suoi collaboratori per dare vita - a partire dalla fine del mese e da programma fino ai primi di marzo - al progetto Eagle Team in collaborazione con il CAI (Club Alpino Italiano).

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Pur non avendo le dimensioni del vicino e più conosciuto Pilastro Goretta del Fitz Roy, l'Aguja Val Biois ha rappresentato per la cordata italiana una sfida complessa, con tratti di arrampicata difficile e condizioni meteo estreme per via del freddo intenso. Insieme a Della Bordella i due alpinisti veneti Alessandro Baù (classe 1981) e Mirco Grasso, il più giovane dei tre con i suoi trentuno anni. Dopo sette ore e mezza di avvicinamento, i tre alpinisti italiani hanno piantato le tende sul ghiacciaio che si stende alla base delle pareti e hanno iniziato a studiare la linea di salita lungo la guglia praticamente verticale. L'apertura è stata ostica fin dai primi tiri, con passaggi di artificiale (A1) e fessure che hanno messo alla prova le capacità di Matteo, Mirco e Alessandro, i quali poi - usciti in cresta - hanno deciso di rinunciare a raggiungere la vetta dell’Aguja Val Biois a causa del maltempo imminente.

© Matteo Della Bordella Press Office

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"Dare inizio alla stagione patagonica con questa via è stato un buon inizio, anche se il tempo non ci è venuto incontro. Abbiamo sfruttato al meglio la finestra di bel tempo a nostra disposizione, anche se le condizioni erano molto fredde e difficili. La scalata è stata una vera avventura e la cordata ha funzionato molto bene. È una bella via, ma non so quante ripetizioni avrà... Il nome "Quién sigue?" sottolinea proprio questo pensiero: chi seguirà la nostra traccia?"  (Matteo Della Bordella)

© Matteo Della Bordella Press Office

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Per Della Bordella e Grasso, la stagione di scalate patagoniche era iniziata già nei primi giorni dell'anno con la salita in libera della via "Potter-Davis" sulla vicina Aguja Poincenot. La fase di maltempo che sta interessando l’area patagonica nei giorni centrali di gennaio ha spinto gli alpinisti a rientrare al campo base di El Chalten. E allora... Quién sigue! Sotto a chi tocca!

© Matteo Della Bordella Press Office

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