Si fa sentire anche la Federazione: "Schierati senza se e senza ma al fianco delle atlete". Commissariata l'accademia di Desio
La procura di Brescia sta indagando per maltrattamenti, al momento a carico di ignoti, nell'ambito del caso che sta sconvolgendo il mondo della ginnastica italiana. Tutto è nato dall'esposto della madre di due giovani ginnaste, che ha denunciato violenze psicologiche nei confronti delle figlie da parte degli allenatori. Le ragazzine, che nel frattempo si sono ritirate, si allenavano in una palestra del Bresciano. L'indagine è coordinata dall'aggiunto Alessio Bernardi e dal Procuratore Francesco Prete: non si tratta di un'indagine conoscitiva, ma ha un titolo di reato, è stata affidata alla Squadra Mobile e fa parte di un'inchiesta più ampia che coinvolge diverse ragazze ed ex Farfalle della Nazionale Italiana, come Nina Corradini e Anna Basta, che hanno denunciato quello che accadeva dietro le quinte nel mondo della ginnastica ritmica tra presunte umiliazioni, vessazioni e pressioni legate soprattutto al peso.
Recentemente sono intervenute sulla questione anche le mamme di altre due giovani atlete dilettanti, che hanno portato la loro testimonianza all'associazione ChangeTheGame: "Quello che sta uscendo in questi giorni nel mondo della ginnastica ritmica di alto livello non è che la punta di un iceberg che affonda la sua base anche in alcune piccole società". L'appello alle altre vittime è quello di "venire fuori a denunciare, per dare modo alla Federazione e a tutti gli organi competenti di intervenire".
I racconti delle donne lasciano senza parole: 'Sembri un maiale che si rotola nel fango, non farai mai niente nella vita, non andiamo alla sagra della porchetta', sarebbero solo alcune delle espressioni rivolte alle ragazzine che le hanno portate "a vivere il loro sogno come un incubo da cui non riuscivano a venire fuori". Da quel momento, raccontano le due donne, è iniziato un calvario fatto di burocrazia, esposti e ricorsi presso il tribunale sportivo, conclusosi a luglio 2022 con una sentenza di sospensione di poco più di un mese per l'allenatrice.
LA FEDERAZIONE: "SENZA SE E SENZA MA AL FIANCO DELLE ATLETE"
"Come Rappresentanti degli Atleti nel Consiglio Federale della FGI seguiamo con estrema attenzione l'evolversi della vicenda. Noi siamo schierati senza se e senza ma al fianco delle atlete. Sempre! Ci sentiamo coinvolti in prima persona in questo momento di grande disagio: il loro dolore è anche il nostro dolore". Lo dichiarano i consiglieri della Federginnastica in rappresentanza degli atleti, Michela Castoldi e Paolo Principi, in una nota ufficiale, a proposito della vicenda delle presunte pressioni psicologiche nei confronti di alcune atlete emerse negli ultimi giorni. "Sono già allo studio importanti iniziative e progetti da parte del Consiglio Federale, per creare degli strumenti che possano tutelare efficacemente tutti i ginnasti. Inizieremo anche un progetto di #Athlete Empowerment - aggiungono - per guidare, con il nostro presidente e con la Federazione, una vera e propria rivoluzione culturale. Rivoluzione che non può più attendere. Tutte le ginnaste e i ginnasti devono sapere che avranno sempre nei Rappresentanti degli Atleti e nel Consiglio Federale nel suo insieme e negli organismi di tutela che esistono e che potenzieremo immediatamente (Procura Federale e Safeguarding Office), persone pronte ad ascoltarli e a intervenire. Nessuno verrà lasciato solo. Nessuno verrà lasciato indietro. Tutti insieme per una #culturaltrasformation", concludono i due rappresentanti.
COMMISSARIATA L'ACCADEMIA DI DESIO
Il presidente della Fgi, Gherardo Tecchi, con delibera d'urgenza, sentito il consiglio direttivo federale, ha disposto il commissariamento dell'accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio alla luce delle denunce da parte di ex atlete. Il commissario sarà il vicepresidente vicario Valter Peroni. Inoltre è stato disposto un duty officer, ovvero un ufficiale di servizio che una volta a settimana andrà a verificare la situazione delle ragazze. Infine sono stati stanziati 120mila euro complessivi per il progetto di salvaguardia degli atleti.